L’antichissima tradizione romana delle stationes quaresimali
Con la Quaresima si rinnova l’antichissima tradizione romana delle stationes quaresimali: i fedeli ogni giorno si radunano e fanno sosta presso una delle tante “memorie” dei Martiri, che costituiscono le fondamenta della Chiesa di Roma. Nelle Basiliche, dove vengono esposte le reliquie, è celebrata la Santa Messa preceduta da una processione, durante la quale si cantano le Litanie dei Santi. Si fa in questo modo memoria di quanti con il loro sangue hanno reso testimonianza a Cristo, e la loro evocazione diventa stimolo per ciascun cristiano a rinnovare la propria adesione al Vangelo.
Durante la Quaresima, quindi, ogni giorno in una chiesa diversa, il popolo cristiano si riunisce per vigilare come sentinelle con un atteggiamento che richiama le indicazioni tipiche di questo periodo di conversione: la vigilanza, la preghiera e la penitenza unite alle opere di carità e misericordia.
Questa antica tradizione risale al V secolo, ed è presente nei testi di alcuni Padri della Chiesa e nel Pastore di Erma. Era in pratica l’incontro della comunità cristiana nei cosiddetti tituli, cioè le antiche parrocchie o i santuari dove erano deposti i martiri. La prima notizia storica ufficiale, registrata nel Liber pontificalis, risale a Papa Ilario (461-468). È scritto che il Papa donò alla Chiesa di Roma una serie di vasi sacri da utilizzare nelle chiese in cui avvenivano le stationes. Questa pratica si diffuse poi in tutta Europa e nell’Africa del nord. Nei calendari liturgici non romani venivano esplicitamente ricordate le chiese stazionali di Roma, per sentirsi in piena comunione con la comunità di Roma e il suo vescovo, il Papa. Una prima riorganizzazione e sistemazione delle stationes avviene, secondo la tradizione, con Gregorio Magno (590 – 604).
Il Papa si recava nella chiesa vicina a quella stazionaria. Lì si recitava la “colletta” e quindi si formava la processione che, al canto delle litanie dei santi, giungeva alla chiesa stazionaria dove si partecipava a una veglia di preghiera, successivamente sostituita dalla celebrazione eucaristica. Questo avvenne fino all’esilio avignonese, che segnò una decadenza delle pratiche liturgiche. Anche la liturgia stazionale decadde notevolmente, vivendo di alti e bassi, anche perché non sempre il Papa vi partecipava. Fino ad arrivare al 1870 quando definitivamente le stationes non ebbero più luogo, a causa dei moti che portarono all’unità d’Italia e alla presa di Roma.
Dobbiamo arrivare al primo ‘900 per vedere rifiorire le stationes romane, grazie a monsignor Carlo Respighi, che dal ’31 al ’47 sostenne e incoraggiò questa tradizione e la rilanciò a Roma. Da allora anche il Papa partecipa alla prima statio, quella che per tradizione si svolge nella basilica di Santa Sabina sull’Aventino.
La scelta di partire proprio da Santa Sabina forse è dovuta al fatto che anticamente la processione partiva dalla chiesa di Santa Anastasia, nei pressi del Circo Massimo, con la salita all’Aventino che simboleggiava in qualche modo il cammino di purificazione dell’anima verso la perfezione spirituale.
Santa Sabina non è sempre stata la prima “statio” perché fino a una certa epoca la Quaresima cominciava la domenica e alla domenica si cominciava sempre dalle grandi basiliche.
Mauro Monti
Questo l’elenco delle stationes romane:
Mercoledì delle Ceneri S. Sabina all’Aventino
Giovedì S. Giorgio al Velabro
Venerdì Ss. Giovanni e Paolo al Celio
Sabato S. Agostino in Campo Marzio
Domenica I di Quar. S. Giovanni in Laterano
Lunedì S. Pietro in Vincoli al Colle Oppio
Martedì S. Anastasia (S. Teodoro) al Palatino
Mercoledì S. Maria Maggiore
Giovedì S. Lorenzo in Panisperna
Venerdì Ss. XII Apostoli al Foro Traiano
Sabato S. Pietro in Vaticano
Domenica II di Quar. S. Maria in Domenica alla Navicella
Lunedì S. Clemente presso il Colosseo
Martedì S. Balbina all’Aventino
Mercoledì S. Cecilia in Trastevere
Giovedì S. Maria in Trastevere
Venerdì S. Vitale in Fovea (via Nazionale)
Sabato Ss. Marcellino e Pietro al Laterano (via Merulana)
Domenica III di Quar. S. Lorenzo fuori le Mura
Lunedì S. Marco al Campidoglio
Martedì S. Pudenziana al Viminale
Mercoledì S. Sisto (SS. Nereo e Achilleo)
Giovedì Ss. Cosma e Damiano in Via Sacra (Fori Imperiali)
Venerdì S. Lorenzo in Lucina
Sabato S. Susanna alle Terme di Diocleziano
Domenica IV di Quar. S. Croce in Gerusalemme
Lunedì Ss. Quattro Coronati al Celio
Martedì S. Lorenzo in Damaso
Mercoledì S. Paolo fuori le Mura
Giovedì Ss. Silvestro e Martino ai Monti
Venerdì S. Eusebio all’Esquilino
Sabato S. Nicola in Carcere
Domenica V di Quar. S. Pietro in Vaticano
Lunedì S. Crisogono in Trastevere
Martedì S. Ciriaco (S. Maria in via Lata al Corso)
Mercoledì S. Marcello al Corso
Giovedì S. Apollinare in Campo Marzio
Venerdì S. Stefano al Celio
Sabato S. Giovanni a Porta Latina
SETTIMANA SANTA
Domenica delle Palme S. Giovanni in Laterano
Lunedì S. Prassede all’Esquilino
Martedì S. Prisca all’Aventino
Mercoledì S. Maria Maggiore
Giovedì S. Giovanni in Laterano
Venerdì S. Croce in Gerusalemme
Sabato S. Giovanni in Laterano
Domenica di Pasqua S. Maria Maggiore
PERIODO PASQUALE
Lunedì S. Pietro in Vaticano
Martedì S. Paolo fuori le Mura
Mercoledì S. Lorenzo fuori le Mura
Giovedì Ss. XII Apostoli al Foro Traiano
Venerdì S. Maria ad Martyres in Campo Marzio (Pantheon)
Sabato S. Giovanni in Laterano
Domenica II di Pasqua (in Albis) S. Pancrazio
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8 Febbraio 2016