Femminicidio MessicoRoma, 17 febbraio 2016 – Croci nere su sfondo rosa dipinte sui pali della luce lungo la strada percorsa dal Papa dal penitenziario di Ciudad Juarez al Colegio de Bachilleres nello Stato di Chihuahua. Così alcuni familiari delle donne scomparse o uccise a Ciudad Juarez avevano deciso di manifestare, senza l’autorizzazione delle autorità messicane, il proprio dolore a Papa Francesco contro il femminicidio diventato un vero e proprio caso internazionale. Ma le croci, secondo la testimonianza dell’inviato di Tv2000, Maurizio Di Schino, poche ore prima dell’arrivo della delegazione papale sono state subito cancellate. Dal 1993 Ciudad Juarez è tristemente famosa per le migliaia di donne scomparse di semplice e umile estrazione sociale impiegate nelle numerose ‘maquiladoras’, fabbriche clandestine, in cui si producono merci destinate al primo mondo. Queste donne sono spesso vittime del sistema del narcotraffico e della tratta di esseri umani.
Femminicidio Messico 2“Abbiamo dipinto queste croci nere su sfondo rosa – ha detto Josè Luis, padre di una donna scomparsa al microfono dell’inviato di Tv2000 – per non occultare la verità al Papa. Dal 1989 oltre 1700 persone, la gran parte donne, sono scomparse alcune sono state anche ritrovate. Ma anche nel 2015 sono continuate a scomparire le donne. La manifestazione non era stata autorizzata dalle autorità ma era assolutamente pacifica. Con la cancellazione di queste croci le nostre figlie è come se fossero morte un’altra volta”. Una mamma ha inoltre spiegato che le ragazze “vengono sequestrate per la prostituzione e il traffico di droga”.

inviato: Maurizio Di Schino
operatore: Carlo Petruzziello
specializzato di ripresa: Stefano Arditi

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17 Febbraio 2016

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