Lunedì 21 maggio ore 19.30 – Seconda guerra mondiale,  8 settembre 1943: l’annuncio dell’armistizio lascia senza istruzioni i militari italiani che dal 10 giugno 1940 combattono al fianco dei tedeschi sui fronti di guerra in Francia meridionale, Grecia, Russia, Balcani, ma anche in Italia. I soldati del Regio esercito si ritrovano allo sbando, oltre un milione vengono disarmati dai tedeschi, più di 800.000 sono fatti prigionieri e sottoposti a pressanti richieste di collaborazione, prima con la Wehrmacht poi con la Repubblica di Salò. Moltissimi loro, oltre 650.000, oppongono un “No!” netto in seguito al quale vengono avviati verso i lager del Terzo Reich. Qui,  pur essendo prigionieri di guerra, acquisiscono lo status di IMI-Internati Militari Italiani, voluto da Hitler e Mussolini per eludere la tutela delle convenzioni internazionali e giustificare il fatto che gli italiani fossero prigionieri dell’alleato tedesco.

 

 

17 Maggio 2018

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