PapaApreIl Giubileo
Nella Chiesa cattolica il Giubileo è un anno speciale di festa e di chiamata alla conversazione. Viene detto Anno Santo perchè è destinato a manifestare l’amore di Dio e a promuovere la santità di vita. Si esprime soprattutto attraverso i segni del pellegrinaggio, dell’indulgenza, delle opere di misericordia, che possono essere riassunti in modo simbolico dal passaggio della Porta Santa.

Papa Francesco apre la Porta Santa in occasione del Giubileo della Misericordia l’8 dicembre 2015, ma ha dato il permesso di celebrare l’Anno Santo in tutto il mondo. Così molte chiese e basiliche apriranno una loro Porta Santa.

PapagiubileoLa bolla di indizione
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, « ricco di misericordia » (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come « Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà » (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella « pienezza del tempo » (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio. (Leggi tutta la Bolla di Indizione)

Giubileo_MisericordiaIl logo del Giubileo
Il logo e il motto offrono insieme una sintesi felice dell’Anno giubilare. Nel motto Misericordiosi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca, 6,36) si propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr. Lc 6,37-38). Il logo – opera del gesuita Padre Marko I. Rupnik – si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo, e lo fa con amore tale da cambiargli la vita. Un particolare, inoltre, non può sfuggire: il Buon Pastore con estrema misericordia carica su di sé l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e il futuro che lo attende, contemplando nel Suo sguardo l’amore del Padre.
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L’inno del Giubileo
Gli autori della musica (Paul Inwood) e del testo (P. Eugenio Costa, S.I.) hanno donato ogni diritto di sfruttamento di questa opera al PCPNE al fine di facilitare la diffusione dell’Inno del Giubileo della Misericordia in tutta la Chiesa.
Registrazione eseguita dalla Cappella Musicale Pontificia, diretta dal Maestro Mons. Massimo Palombella, S.D.B. (a cura di Radio Vaticana)

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8 Dicembre 2015

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