Il Catarratto, vino bianco di Sicilia, tra i progetti di ricerca universitari e i profumi della Valle dello Jato
In questo episodio parliamo di una della priorità della politica agricola comunitaria, ovvero la tutela della biodiversità e il contrasto alla perdita dei paesaggi agricoli. Per questo fare ricerca e sviluppare tecnologie avanzate in ambito agro-alimentare può contribuire a produrre e diffondere sul mercato prodotti che siano proprio pensati in questa ottica.
Vediamo allora un esempio virtuoso legato ad un vino tipico dell’area del mediterraneo: il Catarratto, la cultivar storica per eccellenza della Sicilia, prima bacca bianca della regione e 3° in Italia, la cui coltivazione risale a tempi antichi e rappresenta tutt’oggi parte integrante del panorama della parte occidentale dell’isola.
Oggi questo vino è oggetto di studio da parte dell’Università degli Studi di Palermo che porta avanti progetti per lo sviluppo del territorio in collaborazione con le imprese del settore vitivinicolo siciliano, creando anche opportunità per gli studenti che entrano in contatto con le più importanti cantine siciliane.
Le imprese del territorio offrono agli studenti l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del lavoro attraverso il finanziamento di borse di studio ed esperienze aziendali. In particolare, una parte del gruppo di Microbiologia Enologica dell’Università di Palermo – Dipartimento Scienze Agrarie Alimentari e Forestali, ha voluto diffondere e far conoscere il tema del flavour e della longevità del Catarratto, grazie alla selezione di lieviti naturali non convenzionali, permettendo allo stesso tempo di sottolineare quanto la ricerca punta sulla biodiversità del nostro territorio e sulla qualità dei vini.
La conduttrice Francesca Magnoni entra a visitare la storica cantina Di Bella che dedica parte dei suoi spazi ai progetti di ricerca dell’Università ed incontra Sebastiano Di Bella, che fa della sostenibilità la linea guida delle attività aziendali, spiegando come pur perseguendo finalità economiche, queste vadano assolutamente ricercate solo nel pieno rispetto dei tempi della natura e delle caratteristiche di un territorio. Lì vediamo anche dei giovani dottorandi e borsisti al lavoro, insieme al professor Nicola Francesca, docente di Scienze e Tecnologie Agroalimentari, che racconta come l’Università scenda in campo con una produzione di vini di qualità, facendo ricerca e sviluppando tecnologie avanzate di produzione enologica. Gli studenti, seguiti dai docenti e da uno staff di professionisti, studiano il territorio, dalla biodiversità al paesaggio antropico. Si dividono in gruppi di lavoro, studiano a fondo l’azienda prescelta e i suoi processi interni e mettono in campo soluzioni innovative legate all’effetto della gestione nutrizionale dei lieviti durante la fermentazione alcolica. Da lì si apre un mondo che vi raccontiamo nella puntata.
Nella puntata degustiamo anche una delizia per il palato: un gelato ghiacciato a base di catarratto, preparato dai cuochi della Fondazione Albatros di Messina, mentre Francesca Cerami, direttrice dell’Istituto per la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea ci spiega i vantaggi di consumare un calice di vino ai pasti, con una precisa attenzione alla qualità e quantità.
28 Maggio 2022