Val di Rabbi: l’antico maso tra agricoltura e tradizioni di montagna
Nell’ultimo secolo abbiamo assistito ad una grave perdita di biodiversità agricola: circa il 75% della diversità genetica delle specie coltivate nel mondo è scomparsa. Le conseguenze di questo fenomeno sono negative non solo per l’ambiente ma anche per la salute umana: nel settore agroalimentare si è stati portati a puntare su razze animali e varietà agricole che garantissero elevati livelli di produzione a basso costo per rispondere alle esigenze del mercato, ma spesso a discapito della qualità e della varietà: ora ne vediamo gli effetti.
Il 25% della diversità genetica che oggi rimane va tutelato, difeso e valorizzato e in questo il ruolo dell’agricoltura è molto importante. In questa puntata di AGRINET IL FUTURO IN CAMPO andiamo nella bellissima Val di Rabbi in Trentino per raccontare del forte legame tra attività agricola e zootecnica e biodiversità. Le une e l’altra sono fortemente dipendenti e al contempo l’attività agricola e di allevamento possono svolgere un ruolo importante nella conservazione di habitat e specie che dipendono proprio dai terreni agricoli.
E questo è ancora più vero se parliamo di agricoltura di montagna, dove le condizioni strutturali tipiche delle valli alpine rendono più difficile e delicato, rispetto alla pianura, il lavoro agricolo ma proprio qui il territorio non deve essere lasciato a se stesso ma va gestito oculatamente, anche attraverso attività quali agricoltura e allevamento: difendere la biodiversità e l’ambiente è un lavoro fondamentale per limitare i rischi di dissesto idrogeologico, per controllare lo sviluppo dei boschi e garantire le risorse idriche e naturali.
I territori montani sono un vero e proprio scrigno di agro-biodiversità, e uno dei modi migliori per conservare colture in via di estinzione è proprio la loro coltivazione. Scopriamo allora la storia di un’azienda agricola e zootecnica a Pracorno, dove esistono pendii all’interno dei quali possono trovare posto orti e campi di piccole dimensioni e dove conosciamo la prima azienda agricola trentina premiata con la “Bandiera Verde”: l’agriturismo Ruatti. Qui incontriamo tutta la famiglia coinvolta nelle attività lavorative aziendali, come tipicamente avviene nelle aziende di montagna. Ci accoglie la giovane Michela Ruatti che con i fratelli Maurizio e Filippo portano avanti l’azienda zootecnica allevando bovine da latte e trasformando il latte nel caseificio che si trova vicino all’azienda agrituristica e allo spaccio aziendale, dove vengono venduti tutti i prodotti rigorosamente artigianali realizzati in azienda. Oltre ai tipici formaggi di alpeggio, si trovano altre prelibatezze, molto apprezzate anche dai turisti che ogni anno frequentano la struttura.
In azienda si allevano anche maiali che poi, una volta macellati esternamente, sono utilizzati per la produzione di salumi tipici di montagna. Anche mamma Paola e il papà Severino lavorano in azienda, ognuno con un compito ben preciso.
Oltre alla azienda ci si occupa del fieno per l’alimentazione delle bovine, si segue il loro benessere in stalla e poi in estate le bovine si portano al pascolo, in alto dove stanno fino all’autunno, in un ambiente naturale perfetto per la loro crescita in libertà.
Durante la puntata incontriamo anche Donatella Banzato, ricercatrice dell’Università degli Studi di Padova, che ci spiega come l’Unione Europea e i suoi Stati membri si siano impegnati ad avviare una serie di attività per portare la biodiversità sulla via della ripresa entro il 2030. Le principali azioni da realizzare entro il 2030 comprendono: la creazione di zone protette comprendenti almeno il 30% della superficie terrestre e marina dell’UE, ampliando in tal modo la copertura delle zone Natura 2000 esistenti. Poi ancora, il ripristino degli ecosistemi degradati in tutta l’UE entro il 2030 attraverso una serie di impegni e misure specifiche, tra cui la riduzione dell’uso e del rischio dei pesticidi del 50% entro il 2030 e l’impianto di 3 miliardi di alberi all’interno dell’UE. Poi: lo stanziamento di 20 miliardi di EUR l’anno per la protezione e la promozione della biodiversità tramite i fondi dell’UE e finanziamenti nazionali e privati e infine la creazione di un quadro globale ambizioso per la biodiversità.
La puntata si chiude con l’appuntamento dedicato ai più piccoli LA PAC VISTA DAI BAMBINI, con un servizio curato da Tele Radio Pace a Chiavari e realizzato presso la Scuola Primaria – Istituto Scolastico Paritario Santa Marta e Scuola Primaria Maria Luigia.
20 Luglio 2024