Pacifico – In cosa credi
in una valle a due passi dal mare
ora galleggia un paese
in una minestra scura
di ruote di corda
di navi
elicotteri e case
lo vedi che non c’e’ preghiera
che non c’e’ muro
forte
abbastanza
e non c’e’ altezza ne’ distanza
che basti
e allora in cosa credi
non hai una frase
una parola chiave
un altare per inginocchiarti
una statua antica da baciare
credo alla stranezza del tutto
all’ingeniosa perversione
che ci ha messo al mondo certi
ad imparare questa confusione
non credi che ci sia un momento
di sfocata comprensione
al primo suono emesso da tuo figlio
alla perdita di un genitore
credo alla stranezza del tutto
all’istante fatale in cui tutto si compie
che sia nascita amore morte o incontro
e le parole
tutte queste parole
questi libri di avventura e amore
sono tetti di paglia
rifugi trincee
per resistere a tanto insistito dolore
e gli abbracci i sorrisi
le candele accese
i pochi mezzi di cui disponiamo
le nostre piccole armi
e allora in cosa credi
non è una frase mandata a memoria
piu’ duratura di qualsiasi legge
credo che scivola e sfugge
e quanto è breve lo capisci alla fine
e’ una sfuriata e non resiste appiglio
e ricomincia tutte le mattine
si vive solo questo, si vive
e non c’e’ altro da fare
e dai forza a chi cade salita
e dolcezza a chi vuol farla finita
ogni giorno inaspettato
e tutto arriva senza spiegazioni
e ti confonde con le emozioni
e ti commuove e non da soluzioni
e le parole
tutte queste parole
questi libri di avventura e amore
sono tetti di paglia
rifugi trincee
per resistere a tanto insistito dolore
e gli abbracci i sorrisi
le candele accese
i pochi mezzi di cui disponiamo
le nostre piccole armi
e le parole tutte queste parole
queste nuvole di nebbia e fumo
sono prati di neve
torrenti di pioggia
momenti di ombre e respiro
e i sogni le carezze ai figli addormentati
le poche cose di cui disponiamo
le nostre piccole armi
in cosa credi
in cosa credi
2 Giugno 2015