Il riposo nel nome del Signore ha un preciso motivo: «Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno.» (…). Questo rimanda alla fine della creazione, quando Dio dice: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona». E allora inizia il giorno del riposo, che è la gioia di Dio per quanto ha creato. (…) È il momento della contemplazione, è il momento della lode, non dell’evasione. È il tempo per guardare la realtà e dire: com’é bella la vita! Al riposo come fuga dalla realtà, il Decalogo oppone il riposo come benedizione della realtà.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

7 Marzo 2019