Pilar e “Dopo l’amore” alla fine di “BeatiVoi che restate umani”
Sono santi gli ulivi e sante le viti
sante le reti quando gareggiano alla pari
con i “pisci di lu mari”
sante le pietre bianche
le mani delle madri
quando si fanno nido
sante le guance
santa la tua bocca
che mastica la menta
santa è la sabbia che nasconde l’acqua
che lenta aspetta primavera
per far posto allo stupore
santo è il momento dopo l’amore
e la paura lascia sperare
a piene mani senza sudore
ma la paura lascia sognare
senza speranza si spera ancora
si spera ancora
santo è il ricordo quando
quando non sa tornare
perché qui non si muore soltanto una volta
una volta soltanto
santi i rovi di more
cresciuti ai lati delle strade
che tengono i frutti migliori dove nessuno può arrivare
nessuno può arrivare
santo è il riposo che toglie ogni male
e il bisogno di pane,
che toglie la fame
per far posto allo stupore
santo è il silenzio dopo il dolore
e la paura lascia sperare
a piene mani senza sudore
ma la paura lascia sognare
senza speranza si spera ancora
si spera ancora
si spera ancora
sulle labbra avrò parole nuove
e nei tuoi occhi la mia pace
e tutto il mare del mondo
da bere
22 Novembre 2015