“Sedersi a Magnì” è l’esperienza di un gruppo di immigrati che sta imparando l’arte della falegnameria. Grazie alla Caritas di Ragusa, in collaborazione con Architetti senza Frontiere Italia, Uniti senza Frontiere e Conf Cooperative Sicilia, questi giovani stanno imparando un lavoro e lo stanno facendo in modo professionale e qualificato. Insieme a Salvo e Salvatore, infatti, stanno imparando a fare i falegnami. Anzi, stanno apprendendo l’arte della falegnameria, con l’obiettivo di lanciare una linea di arredi di design artigianale denominata: Sedersi a Magnì, arredi migranti, dal nome della strada in cui cresce l’immobile. Una bella sfida sia per loro che per questo angolo di Sicilia, dove si sta progettando una produzione di arredi che valorizzi non solo il lavoro sostenibile, ma possa rappresentare la “bellezza delle differenze” per poi presentarsi su un mercato attento alla dimensione etica del lavoro, amante dell’artigianato e alla ricerca dell’unicità. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Costruiamo Saperi”, finanziato in parte da Fondazione con il Sud che promuove l’infrastrutturazione sociale nelle regioni meridionali e favorisce percorsi di coesione sociale per lo sviluppo. L’obiettivo di “Costruiamo Saperi”, in particolare, è quello creare occasioni di lavoro non sfruttato e autonomo. «Quello che stiamo cercando di fare faticosamente e con determinazione – dice il direttore della Caritas di Ragusa Domenico Leggio – è di dare risposte al tema delle migrazioni e dell’inclusione dei migranti”.

Servizio di Rosario Sardella

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12 Novembre 2018