luoghiIl Giubileo è uno speciale tempo che la Chiesa offre per la conversione del popolo di Dio e, proprio per questo, è caratterizzato in maniera peculiare dalla possibilità di ottenere l’indulgenza giubilare. Questa si ottiene tipicamente compiendo il pellegrinaggio ad una chiesa giubilare, percorso che culmina nell’attraversamento della Porta Santa (o Porta della Misericordia). Il pellegrinaggio intende avviare un movimento di conversione, un mettersi in cammino per entrare nell’amore di Dio Padre e farsene pieni, per riportarlo poi nella vita quotidiana.

Con Sandro Barbagallo, Curatore Collezioni Storiche dei Musei Vaticani, raccontiamo i luoghi del Giubileo: Santa Maria Maggiore.https://youtu.be/4ifkb29L44M

A Roma pellegrini potranno incamminarsi verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro o verso le altre Porte Sante e chiese giubilari della Città.

 

Il percorso verso la Basilica Vaticana

La Basilica Vaticana di San Pietro è la principale meta dei pellegrini che si recano nella “Città eterna” per vivere il Giubileo della Misericordia. Ma ci sono anche altre mete in cui i pellegrini possono fermarsi. Ci sono tre chiese: una di queste è San Giovanni Battista dei Fiorentini, San Salvatore in Lauro e Santa Maria in Vallicella (o Chiesa Nuova). Si trovano appena al di là del Fiume Tevere e, secondo gli organizzatori queste tre chiese offriranno ogni giorno, durante tutto l’Anno Santo, l’accoglienza spirituale ai pellegrini, con sacerdoti disponibili per le confessioni (in diverse lingue) e l’adorazione eucaristica continuata. Talvolta indicate anch’esse come “giubilari”, queste chiese costituiscono di fatto i punti di partenza privilegiati per il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro, perché permettono di arrivarci con la giusta disposizione del cuore e dello spirito, cioè dopo aver celebrato il sacramento della riconciliazione ed aver sostato un po’ in contemplazione del volto misericordioso di Dio.

Gli altri itinerari 

Esistono inoltre altri percorsi che consentono non solo di compiere il pellegrinaggio giubilare, ma anche di andare alla riscoperta di altre chiese legate all’antica tradizione dei pellegrinaggi nella città, che trovò nell’esperienza di San Filippo Neri (nel ‘500) un risveglio importante, ma che risale molto più indietro nel tempo, quando i primi cristiani di Roma si recavano sui luoghi del martirio degli apostoli Pietro e Paolo e presso le catacombe.

Questi itinerari urbani sono quattro, si snodano nel pieno centro di Roma, e tutti confluiscono verso Castel Sant’Angelo, dove inizia il percorso protetto verso la Basilica di San Pietro. La Via Papale (o Via Maior) parte dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma, passa per il Colosseo, il Carcere Mamertino (tradizionalmente ritenuto luogo della prigionia degli apostoli Pietro e Paolo), raggiunge piazza Navona e qui si biforca su due itinerari alternativi, che comunque si concludono a Castel Sant’Angelo. Il primo fa tappa presso Santa Maria in Vallicella (o Chiesa Nuova) come luogo di sosta per la confessione e l’adorazione.

La Scala Santa, descritta e raccontata da Sandro Barbagallo, curatore delle collezioni storiche dei Musei Vaticani, durante il programma “Bel Tempo si Spera”.

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Il secondo, invece, propone la sosta presso la chiesa di San Salvatore in Lauro. Il terzo itinerario, denominato Via del Pellegrino, parte sempre dalla Basilica Lateranense, ma si snoda lungo un percorso che conduce a far tappa per la preparazione spirituale presso la chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini, per terminare poi sempre a Castel Sant’Angelo. Il quarto itinerario, infine, denominato Cammino Mariano, parte dalla Basilica Liberiana (Santa Maria Maggiore) e, dopo aver incontrato altre chiese dedicate alla Madonna, termina a piazza Navona, dove si congiunge alla Via Papale appena prima che si biforchi nelle sue due varianti.

Fonte: http://www.iubilaeummisericordiae.va/

 

16 Novembre 2015

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