Calcio, Ledesma: “Alla Lazio è mancato rispetto. Pronto a ripartire da zero in Italia”
Roma, 05 aprile 2016 – “L’avventura con la Lazio è finita perché non volevo più vivere certe situazioni che ho vissuto nell’ultimo anno. Per me era importante non tanto il riconoscimento del professionista, anche se mi sentivo ancora un giocatore da Lazio, ma la valorizzazione della persona. Non sentivo il rispetto e la considerazione verso una persona che ha dato tanto alla Lazio”. Lo ha detto l’ex centrocampista della Lazio, Cristian Ledesma, ospite di ‘Sport 2000’, il programma sportivo di Tv2000 condotto da Giampiero Spirito.
“Non ho mai preteso di giocare – ha aggiunto Ledesma – ma avrei voluto sapere quale fosse il mio ruolo e nell’ultimo anno ho capito che all’interno della squadra non avevo più un ruolo”.
L’ex capitano biancoceleste ha inoltre parlato di Pioli: “L’allenatore fa le sue scelte, giuste o sbagliate. Non ho mai detto di essere andato via per colpa della Lazio ma perché io non mi sentivo di restare a quelle condizioni”.
“Andare al Santos – ha proseguito Ledesma – è stata una scelta difficile che ho preso negli ultimi giorni di mercato. I dirigenti del Santos erano a Roma da due settimane. In quel momento ero convinto che fosse la squadra giusta, anche se poi non è andata bene. Il Santos mi ha cercato e voluto anche per essere da esempio ai tanti giovani della rosa. Questo discorso lo avrei voluto sentire tanto alla Lazio e invece mi sono dovuto fare 11 mila chilometri”.
Il momento difficile che sta vivendo ora la Lazio, ha osservato Ledesma, è “colpa è di tutti. Dopo la sconfitta per 4-1 della Lazio contro la Roma sono stato male e ancora peggio vedendo il silenzio e la tristezza di mio figlio davanti alla televisione. Sul campo penso di aver dimostrato il mio valore ma non dirò mai hanno perso perché non ero in campo”.
“Continuerò a giocare – ha rivelato il centrocampista – ho 33 anni e non mi è mai passato per la testa di smettere. Ho provato a trovare qualche soluzione a gennaio ma non ero convinto. Al momento sto lavorando per trovare qualcosa in America altrimenti a giugno ripartirò in Italia da zero. Non tornerò alla Lazio tanto per tornare. Adoro Roma, i miei figli sono felici qui ma se fossi rimasto a quelle condizioni sarei stato un uomo infelice”.
Ledesma ha inoltre parlato del suo rapporto con la fede e dell’incontro con Papa Francesco tre anni fa: “E’ stato un momento unico, volevo dirgli tantissime cose ma mi sono ritrovato senza parole. Il Papa vedendo la mia famiglia unita mi ha detto: ‘Mi raccomando la famiglia’. Gli ho portato la maglia della finale di Coppa Italia contro la Roma e gli ho detto: ‘Questa maglia è la più importante della mia carriera’. Anche i miei due bambini erano emozionatissimi”.
“Da oltre un anno ho avuto una conversione – ha rivelato Ledesma – prima non avevo mai ricevuto un’educazione cattolica. Sono stato con la famiglia a Medjugorje e lì è nato un cammino bello ma anche difficile perché per me era tutto nuovo. E oggi anche non giocando riesco ad avere una base interiore che prima non avevo. L’importanza di Papa Francesco non è tanto la sua provenienza ‘geografica’ ma tutto quello che sta facendo. Sicuramente anche l’esempio del Papa è stato un impulso importante per intraprendere un cammino di fede e d’unità familiare”.
5 Aprile 2016