Andrea Soffiantini, menestrello della modernità, attore e pupillo di Giovanni Testori, si avvicina al mondo del teatro quando frequenta ancora le scuole superiori. Un’idea nata nella sua  Forlì assieme ad alcuni amici con i quali formò una piccola compagnia amatoriale, Il Teatro dell’Arca. L’incontro con l’esperienza di Comunione e Liberazione, e con lo scrittore e  drammaturgo Testori lo  porta alla carriera vera e propria e alla scoperta della potenza della parola teatrale. Il successo arriva nel 1980 con il “Factum Est”, opera scritta appositamente dal maestro per lui, un monologo che dà voce ad una creatura appena concepita e desiderosa di nascere, cui il padre e la madre vogliono negare la vita, che suscita scandalo e polemiche accese.

Interprete di nicchia, Soffiantini decide di perseguire il cammino più scomodo e di ricusare una  facile popolarità, concentrandosi su un repertorio prettamente cattolico, e su autori quali Thomas Moore, Eugenio Corti e Albert Camus.

15 Settembre 2017

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