Sandra Sabattini, la santa fidanzata

Venerdì 10 agosto ore 19.30 – “Come sarebbe bello se nella Chiesa ci fosse anche una fidanzata santa!”. Con questa esclamazione don Oreste Benzi apre nel 2006 il processo di canonizzazione di Sandra Sabattini, la giovane morta nel 1984 a seguito di un incidente stradale. Alla vigilia del Sinodo dedicato ai giovani il riconoscimento della santità di Sandra sembre più vicino. Nel docufilm di Nicola Ferrante il miracolo al vaglio del Vaticano: la guarigione da un tumore aggressivo del primo segretario di don Oreste. E per la prima volta parla Guido, il fidanzato di Sandra: ” dal Creato agli ultimi mi ha insegnato a vivere in uscita anche l’amore di coppia”.
Sandra nasce a Riccione il 19 agosto 1961, respirando fede fin da piccolina e ancor più quando, insieme ai genitori, Giuseppe Sabattini e Agnese Bonini, e al fratellino Raffaele, va a vivere nella canonica dello zio don Giuseppe Bonini, a Misano Adriatico.
A 12 anni incontra don Benzi e la Comunità “Papa Giovanni”; due anni dopo già partecipa ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee estremamente chiare: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai».
Il 29 aprile 1984, Sandra sta andando all’assemblea annuale della Comunità con il fidanzato Guido e un amico. Scende dalla macchina, ma viene investita da un’altra auto. Ricoverata all’ospedale Bellaria di Bologna, entra in coma. Muore il 2 maggio 1984; non ha ancora 23 anni.
Don Oreste Benzi, da sempre convinto di avere in Sandra un modello giovanile di eccezionale fedeltà evangelica, promuove l’apertura della Causa di beatificazione. L’inchiesta diocesana, dal 27 settembre 2006 al 6 dicembre 2008, ha raccolto e vagliato una sessantina di testimonianze.
Nel 2009, a 25 anni dalla morte, si pensa di traslare i suoi resti in chiesa, ma quando viene tolta la terra che copre la bara, di Sandra non c’è più nulla, neppure un osso: aveva voluto essere sepolta nella nuda terra. «Sandra non dev’essere cercata tra i morti», afferma don Benzi.
Il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, semplicemente commenta: «Il chicco di grano che ha il volto e il nome di Sandra è caduto talmente in terra da sciogliersi completamente, da farsi terra». E ha voluto ugualmente in chiesa il sarcofago, che proprio perché destinato a restare vuoto, più che una tomba è un monumento alla risurrezione.
Il 6 marzo 2018, ricevendo in udienza il cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui Sandra Sabattini veniva dichiarata Venerabile.

26 Luglio 2018

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