Dal lunedì al venerdì ore 7.30

– Nancy Porsia è una giornalista indipendente esperta di Medio Oriente, Nord Africa e Corno d’Africa. I suoi lavori da Siria, Libano, Iraq, Libia, Tunisia, Eritrea e Etiopia sono stati pubblicati da emittenti e giornali nazionali e internazionali. Con il libro Mal di Libia (Bompiani) è stata insignita nel 2024 del Premio Inge Feltrinelli. Il tema delle migrazioni è sempre al centro dell’attenzione. L’occasione di ascoltare una testimone che con il proprio lavoro giornalistico affronta il lato più oscuro della gestione del fenomeno migratorio.

– Ospite la scrittrice Costanza Di Quattro per presentare il suo ultimo romanzo L’ira di Dio (Baldini + Castoldi).

– Domenica 9 ottobre 2022 il Beato Giovanni Battista Scalabrini è stato proclamato Santo. Con padre Giovanni Terragni, responsabile dell’Archivio Generale della Congregazione Scalabriniana, si ripercorrerà la storia di San Giovanni Battista Scalabrini.

– Cesare Terranova non è stato un giudice qualsiasi, ma un modello a cui si sono ispirati Gaetano Costa, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il primo che ha avuto il coraggio di indagare sulla sanguinaria cosca dei Corleonesi. Il primo ad aver capito che la mafia era un’organizzazione criminale unitaria che agiva di concerto con elementi della politica, della massoneria, dell’amministrazione pubblica e dell’economia. Nelle sale cinematografiche è appena uscito il film “Il giudice e il boss” del regista Pasquale Scimeca che restituisce la sua storia e quella di Lenin Mancuso assassinato con lui. Lo si racconterà con gli attori Gaetano Bruno e Peppino Mazzotta che li interpretano.

– Vincenzo Agostino, morto il 21 aprile scorso, e la moglie Augusta Schiera, scomparsa cinque anni fa, rappresentano da decenni le battaglie per la verità e la giustizia dei famigliari delle vittime innocenti di mafia. Hanno percorso qualsiasi strada pur di ottenere giustizia dallo Stato per loro figlio Nino, un agente di polizia, e per la nuora incinta Ida Castelluccio. Ieri giustizia è stata fatta perché i giudici della corte di Assise di Palermo, presieduta da Sergio Gulotta nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, hanno condannato Gaetano Scotto all’ergastolo proprio per l’omicidio della coppia.

8 Ottobre 2024