L’attesa di Betlemme
Domenica 20 dicembre ore 11.30 – L’attesa di Betlemme
di Alessandra Buzzetti
Non era mai successo, neppure negli anni più duri del conflitto, che Betlemme vivesse un Natale senza turisti né pellegrini. Una chiusura con pesanti ricadute sociali ed economiche per tutti i Territori palestinesi, ma che nella città dove è nato Gesù e dove vivono la maggioranza dei cristiani palestinesi morde ancora di più.
Cosa attende in questo Natale Betlemme? Quale speranza porta oggi al mondo quella grotta da 10 mesi deserta e immersa nel silenzio?
Cinque storie di attesa a Betlemme si intersecano nell’arco “ideale” di una giornata.
L’attesa scandita dallo Status quo di fra Jordan e fra Anania, i due sacrestani della Basilica della Natività. Le telecamere di tv2000 li seguono nel loro servizio nella Grotta dalla sveglia – alle due di notte – fino all’alba, quando i francescani lasciano il posto ai Greci e agli Armeni.
L’attesa del Natale della famiglia Raheel: Lina, cristiana ortodossa, suo marito Michael, cattolico, e i loro 3 figli. La giornata di Lina comincia canticchiando all’alba, nella strada verso il lavoro: è la responsabile delle Assistenti sociali del Baby Caritas Hospital, l’unico ospedale pediatrico dei Territori palestinesi con una missione non solo sanitaria. La sofferenza dei bambini diventa anche occasione di incontro con i loro genitori, quasi tutti musulmani, attendendo insieme la loro guarigione.
L’attesa operosa di Najla Elhaj, musulmana , direttrice di una associazione che aiuta le famiglie bisognose di Betlemme . Cristiane e musulmane. Suo marito è un ex combattente palestinese, condannato a 21 ergastoli. E’ in carcere da 17 anni, dalla nascita del primo e unico figlio. Najla ha deciso di non risposarsi, ma di aspettarlo , dedicandosi alla solidarietà verso la sua gente.
L’attesa del Natale di Antonio e Lea Bellomo, gemelli di sette anni. Papà siciliano e mamma palestinese. Vincenzo ha conosciuto la moglie Carol 14 anni fa nella piazza della Natività, dove ci è arrivato come missionario laico. Ci è rimasto a lavorare in campo umanitario fino ad oggi. Saranno le prime vacanze di Natale della famiglia senza andare a trovare i “nonni” in Italia.
L’attesa del nuovo Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa. Da 30 anni in Terrasanta, il 24 dicembre farà il suo ingresso “solenne” nelle vesti di Patriarca in una Betlemme senza folle, né fanfare.
17 Dicembre 2019