La classe – Entre les murs
Venerdì 28 agosto alle 21.10 – La classe – Entre les murs (Entre les murs) è un film del 2008 diretto da Laurent Cantet, vincitore della Palma d’oro come miglior film al 61º Festival di Cannes. Questo premio non veniva vinto da un film francese da 21 anni. È uscito nelle sale italiane il 10 ottobre 2008. Il titolo originale Entre les murs significa «Tra le mura». Racconta l’esperienza di un insegnante alle prese con la difficile classe di una scuola media. È tratto da un libro semi-autobiografico dell’insegnante François Bégaudeau, che interpreta anche il ruolo principale nel film.
Trama
Il film, spaccato simil-documentaristico di un anno scolastico all’interno della classe, non ha un vero e proprio intreccio, ma piuttosto segue lo sviluppo di alcune situazioni che si creano durante le lezioni. Si vedono così le prime riunioni degli insegnanti, durante le quali vecchi e nuovi professori si salutano. Il compito (un autoritratto), che il professore di lettere assegna ai ragazzi con il quale li stimola a parlare di se stessi e a spiegare che cosa invece non vogliono dire e perché; le burrascose manifestazioni di identità etnica mostrate dai ragazzi di origine straniera, legate in particolare alle partite delle nazionali di calcio; l’inserimento di un ragazzo espulso da un’altra scuola per motivi disciplinari; la timidezza di Wei, un ragazzo di origine cinese alle prese con difficoltà linguistiche e problemi di permesso di soggiorno dei genitori; il litigio di Khoumba con la sua migliore amica, Esmeralda, che la rende svogliata e arrogante nei confronti degli insegnanti, e la loro successiva riappacificazione; il consiglio disciplinare che espelle Souleymane, ragazzo di talento, ma poco dotato di autocontrollo, che reagisce male quando viene a sapere che in consiglio di classe non ha avuto l’appoggio del professore di lettere (notizia non vera derivante da un equivoco provocato da due alunne, le rappresentanti di classe). In generale, si vede lo svolgimento di lezioni durante le quali i ragazzi, in modo chiassoso e in un linguaggio piuttosto colorito, fanno domande, esprimono opinioni anche singolari, dibattono tra loro o semplicemente disturbano, e il professore cerca di coinvolgerli e di spiegar loro l’importanza della lingua e della letteratura, spesso mettendosi al loro livello, cercando di entrare nelle loro logiche e prendendo in prestito a volte il loro vocabolario, fatto quest’ultimo che rischia di metterlo in situazioni imbarazzanti.
16 Agosto 2020