Venerdì in seconda serata

Affronta il tema del femminicidio ma anche la piaga del maschilismo tossico il nuovo film di Edoardo Leo di cui è protagonista e regista: “Non sono quello che sono”, una pellicola ispirata all’Otello che viene però raccontato in forma contemporanea e con il linguaggio del crime. “È incredibile quanto a 400 anni di distanza, le cose non siamo minimamente cambiate – racconta Edoardo Leo in un ampio faccia a faccia. “La gelosia – aggiunge Leo – resta un sentimento tossico ma è ancora più inquietante il maschilismo inconsapevole: che si tratti di modi di dire come ‘mogli e buoi dei paesi tuoi’ o di donne mezze nude sul campo da boxe, ci dovremmo indignare e invece ci siamo assuefatti. E se rinunciamo a indignarci siamo anche noi parte del problema”. Leo ha accompagnato il film con un tour durato un mese nelle principali città italiane: “Ho avuto ottime risposte – racconta – spesso sottovalutiamo questi ragazzi ma ho anche scoperto episodi di violenza sia fisica che verbale che molte ragazze facevano fatica a raccontare e che sono venuti fuori tra le lacrime”.

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18 Novembre 2024