Disarmo nucleare: un’utopia attuabile
Jonathan Granoff e Ekaterina Zagladina 10/11/2017
Un mondo senza armi atomiche e orientato allo sviluppo integrale dell’uomo. Di questo ha parlato papa Francesco rivolgendosi ai partecipanti al Convegno “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale”. In studio Jonathan Granoff, Presidente del Global Security Institute, e Ekaterina Zagladina, Presidente del Segretariato Permanente del Summit dei Premi Nobel per la Pace. Con loro abbiamo ascoltato l’omelia di Santa Marta di oggi, in cui il Papa ha parlato della corruzione.
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Granoff: Le armi della corruzione | Zagladina: Disarmarsi a vicenda |
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DISCORSO AI PARTECIPANTI AL CONVEGNO “PROSPETTIVE PER UN MONDO LIBERO DALLE ARMI NUCLEARI E PER UN DISARMO INTEGRALE
La corsa agli armamenti
Papa: “È un dato di fatto che la spirale della corsa agli armamenti non conosce sosta e che i costi di ammodernamento e sviluppo delle armi, non solo nucleari, rappresentano una considerevole voce di spesa per le nazioni, al punto da dover mettere in secondo piano le priorità reali dell’umanità sofferente: la lotta contro la povertà, la promozione della pace, la realizzazione di progetti educativi, ecologici e sanitari e lo sviluppo dei diritti umani”.
Un’utopia attuabile
Occorre dunque innanzitutto rigettare la cultura dello scarto e avere cura delle persone e dei popoli che soffrono le più dolorose disuguaglianze, attraverso un’opera che sappia privilegiare con pazienza i processi solidali rispetto all’egoismo degli interessi contingenti. Si tratta al tempo stesso di integrare la dimensione individuale e quella sociale mediante il dispiegamento del principio di sussidiarietà, favorendo l’apporto di tutti come singoli e come gruppi. Bisogna infine promuovere l’umano nella sua unità inscindibile di anima e corpo, di contemplazione e di azione.
SANTA MARTA
Le cordate della corruzione
“Sono potenti questi, eh! Quando fanno le cordate della corruzione sono potenti; persino arrivano anche ad atteggiamenti mafiosi. Questa è la storia. Ma non è una favola questa, non è una storia che dobbiamo cercare nei libri di storia antica: la troviamo tutti i giorni sui giornali, tutti i giorni. Questo succede anche oggi, soprattutto con quelli che hanno la responsabilità di amministrare i beni del popolo, non i beni propri, perché questo era amministratore dei beni altrui, non dei propri. Con i propri beni nessuno è corrotto, li difende”.
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10 Novembre 2017