UN NATALE DI PACE
Raniero La Valle e Grazia Portoghesi Tuzi 26/12/2017
Insieme a Raniero La Valle giornalista e scrittore, e a Grazia Portoghesi Tuzi, Università La Sapienza di Roma, promotori di un appello per la pace firmato da diversi premi Nobel, abbiamo riflettuto sulle parole del Papa pronunciate a Natale nel messaggio Urbi et Orbi in cui Francesco ci invita ad essere costruttori di pace. E poi abbiamo ascoltato quello che il Papa ha detto sui migranti nella Messa di Natale: “In molti casi questa partenza è carica di speranza, carica di futuro; in molti altri, questa partenza ha un nome solo: sopravvivenza”.
Nella parte finale della puntata, abbiamo ascoltato le parole del Papa alla recita dell’Angelus sul miracolo della Riconciliazione.
IN EVIDENZA
Concittadini di Gesù | Un papato messianico? |
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MESSAGGIO URBI ET ORBI
Pace per il mondo intero
Papa: Vediamo Gesù nei bambini del Medio Oriente, che continuano a soffrire per l’acuirsi delle tensioni tra Israeliani e Palestinesi. In questo giorno di festa invochiamo dal Signore la pace per Gerusalemme e per tutta la Terra Santa; preghiamo perché tra le parti prevalga la volontà di riprendere il dialogo e si possa finalmente giungere a una soluzione negoziata che consenta la pacifica coesistenza di due Stati all’interno di confini concordati tra loro e internazionalmente riconosciuti. Il Signore sostenga anche lo sforzo di quanti nella Comunità internazionale sono animati dalla buona volontà di aiutare quella martoriata terra a trovare, nonostante i gravi ostacoli, la concordia, la giustizia e la sicurezza che da lungo tempo attende.
SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE
Concittadini di Gesù
Papa: Nei passi di Giuseppe e Maria si nascondono tanti passi. Vediamo le orme di intere famiglie che oggi si vedono obbligate a partire. Vediamo le orme di milioni di persone che non scelgono di andarsene ma che sono obbligate a separarsi dai loro cari, sono espulsi dalla loro terra. In molti casi questa partenza è carica di speranza, carica di futuro; in molti altri, questa partenza ha un nome solo: sopravvivenza. Sopravvivere agli Erode di turno che per imporre il loro potere e accrescere le loro ricchezze non hanno alcun problema a versare sangue innocente.
ANGELUS
Il Miracolo della Riconciliazione
Papa: In effetti, il messaggio di Gesù è scomodo e ci scomoda, perché sfida il potere religioso mondano e provoca le coscienze. Dopo la sua venuta, è necessario convertirsi, cambiare mentalità, rinunciare a pensare come prima, cambiare, convertirsi. Stefano è rimasto ancorato al messaggio di Gesù fino alla morte. Le sue ultime preghiere: «Signore Gesù, accogli il mio spirito» e «Signore, non imputare loro questo peccato» (At 7,59-60), queste due preghiere sono eco fedele di quelle pronunciate da Gesù sulla croce: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» (Lc 23,46) e «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (v. 34).
27 Dicembre 2017