Speciale Diario di Papa Francesco – Viaggio in Cile e Perù 3° Giorno 17/01/2018
VIAGGIO IN CILE E PERU’
SANTIAGO – TEMUCO – SANTIAGO Terzo giorno
17 gennaio 2018
Questa mattina, Francesco ha lasciato Santiago per raggiungere, in aereo, Temuco la capitale della regione dell’Araucanía. Nell’Aerodromo di Maquehue si è unito alla folla di fedeli e ai rappresentanti della cultura Mapuche, e nella Celebrazione Eucaristica “per il progresso dei popoli”, ha parlato di unità come diversità riconciliata.
Papa: L’arte dell’unità esige e richiede autentici artigiani che sappiano armonizzare le differenze nei “laboratori” dei villaggi, delle strade, delle piazze e dei paesaggi. Non è un’arte da scrivania o fatta solo di documenti, è un’arte dell’ascolto e del riconoscimento. In questo è radicata la sua bellezza e anche la sua resistenza al passare del tempo e delle intemperie che dovrà affrontare. L’unità di cui i nostri popoli hanno bisogno richiede che ci ascoltiamo, ma soprattutto che ci riconosciamo, il che non significa solo «ricevere informazioni sugli altri […] ma raccogliere quello che lo Spirito ha seminato in loro come un dono anche per noi».[3] Questo ci introduce sulla via della solidarietà come modo di tessere l’unità, come modo di costruire la storia; quella solidarietà che ci porta a dire: abbiamo bisogno gli uni degli altri nelle nostre differenze affinché questa terra continui a essere bella. È l’unica arma che abbiamo contro la “deforestazione” della speranza. Ecco perché chiediamo: Signore, rendici artigiani di unità.
In studio ne abbiamo parlato con:
FERNANDO TAPIA CANETE, Coordinatore Comunità Cattolica dei cileni a Roma della Pontificia Università Salesiana; MAURIZIO CHIERICI, Giornalista e Scrittore; MARIA ROSARIA STABILI, Storica, Dip. Scienze Politiche dell’Università Roma Tre e DON MAURO VERA originario della Diocesi di Temuco.
Con Luis Badilla, Direttore de “Il Sismografo”, abbiamo tracciato un primo bilancio del viaggio del Papa in America Latina
Nel pomeriggio, il Papa si è reca al Santuario di Maipù dove ha incontrato i giovani del Cile esordendo così “In questa terra dove, con un abbraccio di fraternità, è stata fondata la storia del Cile; in questo Santuario che sorge all’incrocio delle strade tra il Nord e il Sud, che unisce la neve e l’oceano, e fa che il cielo e la terra abbiano una casa”. Ha proseguito poi “Nel mio ministero episcopale, ho potuto scoprire che ci sono molte, ma molte buone idee nei cuori e nelle menti dei giovani. Sono inquieti, cercatori, idealisti. Il problema è di noi adulti che, molte volte, con la faccia di sapientoni, diciamo: “Pensa così perché è giovane, presto maturerà”, ricordando “ho voluto realizzare quest’anno il Sinodo e, prima del Sinodo, l’Incontro dei giovani perché si sentano e siano protagonisti nel cuore della Chiesa.
Come ultimo appuntamento ufficiale della giornata, Bergoglio si è recato in visita alla Pontificia Università Cattolica del Cile.
“La storia di questa Università si intreccia, in un certo modo, con la storia del Cile. Sono migliaia gli uomini e le donne che, formatisi qui, hanno svolto compiti importanti per lo sviluppo della patria” e ricordare in particolare la figura di San Alberto Hurtado ha poi sottolineato le sfide per la convivenza nazionale e per il progresso in comunità.
Ospiti in studio:
MASSIMO DE GIUSEPPE, storico – IULM Milano; CLARA IATOSTI, giornalista Tv2000; FABIO MILAN, Comunità Papa Giovanni XXIII; PADRE MARCELO MARCIEL Assistente e Vicario Generale Congregazione Agostiniani dell’Assunzione.
19 Gennaio 2018