Speciale Diario di Papa Francesco – Viaggio in Cile e Perù 7° Giorno 21/01/2018
VIAGGIO IN CILE E PERU’
LIMA- ROMA
Settimo giorno – 21 gennaio 2018
L’ultimo giornata di Papa Francesco in Perù inizia con la visita al Santuario del Signore dei Miracoli, a Lima, e nella Preghiera dell’Ora Media http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2018/1/21/preghieraoramedialima-peru.html ha parlato a 500 religiose della vita contemplativa: “La preghiera missionaria è quella che ottiene di unirsi ai fratelli nelle varie circostanze in cui questi si trovano e pregare perché non manchino loro l’amore e la speranza”, e poi “Così la vostra vita nella clausura riesce ad avere una portata missionaria e universale” e “un ruolo fondamentale nella vita della Chiesa. Pregate e intercedete per tanti fratelli e sorelle che sono carcerati, migranti, rifugiati e perseguitati, per tante famiglie ferite, per le persone senza lavoro, per i poveri, per i malati, per le vittime delle dipendenze, per citare alcune situazioni che sono ogni giorno più urgenti. Voi siete come quelle persone che portarono un paralitico davanti al Signore, perché lo guarisse”.
Poi Bergoglio, nella Cattedrale di Lima, ha pregato per i Santi peruviani. http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2018/1/21/reliquiesanti-lima-peru.html e nell’incontro con i Vescovi, nel Palazzo Arcivescovile, ha ricordato la figura di San Toribio di Mongrovejo, Arcivescovo di Lima e patrono dell’episcopato latinoamericano “un esempio di «costruttore di unità ecclesiale», che in 22 anni di episcopato, 18 li passò fuori dalla sua città percorrendo per tre volte il suo territorio»”.
A seguire, nell’Angelus a Plaza de Armas, Francesco ha parlato ai giovani “Cari giovani, nella mia preghiera vi pongo nelle mani della Madonna. Siate sicuri che Lei vi accompagnerà in tutti i momenti della vostra vita, in tutti gli incroci delle vostre strade, specialmente quando dovrete prendere decisioni importanti; Lui sarà lì, come una buona Madre, incoraggiandovi, sostenendovi perché non vi perdiate d’animo. E se ti scoraggerai per quelle cose, non preoccuparti che lo dirà a Gesù. Solamente non smettere di pregare, non smettere di chiedere, non smettere di avere fiducia nella sua materna protezione”.
In studio il commento di Nicola Ferrante insieme a P. Massimo Sandrinelli, Missionario della Comunità di Villaregia; Luis Badilla, Direttore Il Sismografo e Gabriella Chiaramonti, Docente di Storia dell’America Latina all’ Università di Padova
Prima di lasciare il Perù, Papa Francesco ha raggiunto la Base Aerea “Las Palmas” dove ha celebrato la Santa Messa.
Nel congedarsi ha lasciato un messaggio finale di speranza per la Chiesa e il popolo peruviano. “Ho iniziato il mio pellegrinaggio tra voi dicendo che il Perù è una terra di speranza. Terra di speranza per la biodiversità che vi si trova insieme con la bellezza di luoghi capaci di aiutarci a scoprire la presenza di Dio. Terra di speranza per la ricchezza delle sue tradizioni e dei suoi costumi che hanno segnato l’anima di questo popolo. Terra di speranza per i giovani, che non sono il futuro ma il presente del Perù. A loro chiedo di scoprire nella sapienza dei loro nonni, degli anziani, il DNA che ha guidato i vostri grandi santi. Non sradicatevi. Nonni e anziani, non smettete di trasmettere alle giovani generazioni le radici del vostro popolo e la sapienza della via per arrivare al cielo. Tutti vi invito a non aver paura di essere i santi del XXI secolo. Fratelli peruviani, avete tanti motivi per sperare, l’ho visto, l’ho toccato con mano in questi giorni. Custodite la speranza. E non c’è miglior modo di custodire la speranza che rimanere uniti, perché tutti questi motivi che la sostengono crescano ogni giorno di più. La speranza in Dio non delude (cfr Rm 5,5). Vi porto nel cuore. Dio vi benedica. E per favore non dimenticatevi di pregare per me”.
Ospiti in studio: Luigi Accattoli, vaticanista e Scrittore; Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo; Gianni La Bella, storico – Università di Modena e Reggio Emilia e Suor Rosa Tellez Soto, missionaria comboniana.
22 Gennaio 2018