BURUNDI: 30 ANNI DI SPERANZA
Padre Claudio Marano 16/02/18
Padre Claudio è un missionario di Maria – Saveriano, con un’esperienza di oltre 30 anni in Burundi dove nel 1990 ha fondato il Centro Jeunes Kamenge. Nel tempo il centro ha accolto e dato speranza a 46 mila giovani per consentire loro di comprendere e sperimentare concretamente la pace e la convivenza, accogliendo tutti: Hutu, Tutsi, cristiani, protestanti, musulmani, giovani di diversi quartieri, con lo scopo di sperimentare la fraternità attraverso i linguaggi più diversi: dallo sport al teatro, dalla musica ai film. Oggi è una scuola di pace, in un paese che ha vissuto decenni di guerre e di violenza. Abbiamo così scelto le parole di incoraggiamento ai giovani del Papa pronunciate durante il viaggio in Kenya: “Trasformare le difficoltà in opportunità e aprendosi al dialogo e all’ascolto”.
Poi abbiamo riproposto le parole del Papa di oggi nell’incontro con la Comunità del Pontificio Collegio Maronita, in occasione del decimo anniversario dell’approvazione del nuovo Statuto, e nell’Omelia a Santa Marta dedicate al digiuno.
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DISCORSO ALLA COMUNITÀ DEL PONTIFICIO COLLEGIO MARONITA IN ROMA
La sfida della fraternità
Papa: Vorrei ancora condividere con voi due desideri, pensando al vostro prezioso ministero. Il primo: la pace. Oggi la fraternità e l’integrazione rappresentano sfide urgenti, non più rimandabili, e a questo proposito il Libano non ha solo qualcosa da dire, ma una speciale vocazione di pace da compiere nel mondo. Tra i figli della vostra terra, voi, in modo particolare, sarete chiamati a servire tutti come fratelli, anzitutto sentendovi di tutti fratelli. Aiutati dalle vostre conoscenze, adoperatevi perché il Libano possa sempre corrispondere «alla sua vocazione di essere luce per i popoli della regione e segno della pace che viene da Dio» (Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsin. Una speranza nuova per il Libano, 125).
Il secondo desiderio riguarda i giovani. Come Chiesa vogliamo averli sempre più a cuore, accompagnarli con fiducia e pazienza, dedicando loro tempo e ascolto. I giovani sono la promessa dell’avvenire, il più serio investimento per il vostro ministero. Papa Benedetto, incontrandoli, disse: «Giovani del Libano, siate accoglienti e aperti, come Cristo vi chiede e come il vostro Paese vi insegna» (Incontro con i giovani, 15 settembre 2012).
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ FRANCESCO IN KENYA, UGANDA E REPUBBLICA CENTRAFRICANA (25-30 NOVEMBRE 2015)
Incontro con i giovani allo Stadio Kasarani di Nairobi, Incontro con i Vescovi e congedo dal Kenya del 27.11.2015
“Il cammino dei Giovani”
Papa: La vita è piena di difficoltà, ma ci sono due modi di guardare alle difficoltà: o le si guarda come qualcosa che ti blocca, che ti distrugge, che ti tiene fermo, oppure le si guarda come una reale opportunità. A voi scegliere. Per me, una difficoltà è un cammino di distruzione, oppure è una opportunità per superare la mia situazione, quella della mia famiglia, della mia comunità, del mio Paese?
Ragazzi e ragazze, non viviamo in cielo, viviamo sulla terra. E la terra è piena di difficoltà. La terra è piena non soltanto di difficoltà, ma anche di inviti a deviare verso il male. Però c’è qualcosa che tutti voi giovani avete, che dura per un certo tempo, un tempo più o meno lungo: la capacità di scegliere quale cammino voglio scegliere, quale di queste due cose voglio scegliere: farmi sconfiggere dalla difficoltà, oppure trasformare la difficoltà in una opportunità, perché possa vincere io?
SANTA MARTA
Il giusto digiuno
Papa: Il digiuno consiste anche nell’umiliarsi e questo si realizza pensando ai propri peccati e chiedendo perdono al Signore. “Ma se questo peccato che io ho fatto venisse a sapersi, venisse sui giornali, che vergogna!” – “Ecco, vergognati!”
ALTRI APPUNTAMENTI
Alla Comunità del Pontificio Collegio Maronita in Roma
Ai Membri dell’Associazione “Pro Petri Sede”
La fotogallery della puntata
16 Febbraio 2018