CREDETE CHE IL DEMONIO ESISTA?
Don Paolo Morocutti 10/04/2018
Papa Francesco per ricordare i tormenti di Padre Pio, nella recente visita a Pietrelcina, ha posto delle domande ai suoi uditori: “Ma voi credete che il demonio esiste?… Non siete tanto convinti? Dirò al vescovo di fare delle catechesi… Esiste o non esiste il demonio?”. A dialogare su queste domande, Don Paolo Morocutti, esorcista e docente di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Con lui abbiamo commentato le parole del Papa rivolte al mattino ai Missionari della Misericordia.
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VISITA PASTORALE A PIETRELCINA E A SAN GIOVANNI ROTONDO 17.03.2018
Credete che il demonio esiste?
Papa: Ci troviamo oggi nello stesso terreno sul quale padre Pio dimorò nel settembre del 1911 per “respirare un po’ di aria più sana” …. Quello non fu, per lui, un periodo facile: era fortemente tormentato nell’intimo e temeva di cadere nel peccato, sentendosi assalito dal demonio. E questo non dà pace, perché si muove [si dà da fare]. Ma voi credete che il demonio esiste?… Non siete tanto convinti? Dirò al vescovo di fare delle catechesi… Esiste o non esiste il demonio? [rispondono: “Sì!”]. E va, va da ogni parte, si mette dentro di noi, ci muove, ci tormenta, ci inganna. E lui [P. Pio], aveva paura che il demonio lo assalisse, lo spingesse al peccato. Con pochi poteva parlarne sia per via epistolare sia in paese: al solo arciprete don Salvatore Pannullo manifestò «quasi tutto» il suo «intento per averne dei rischiaramenti», perché non capiva, voleva chiarire cosa accadeva nella sua anima.
CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA CON I MISSIONARI DELLA MISERICORDIA del 10.04.2018
OMELIA
La logica della grazia
Papa: Il Vangelo ricorda che chi è chiamato a dare testimonianza della Risurrezione di Cristo deve lui stesso, in prima persona, “nascere dall’alto” (cfr Gv 3,7). Altrimenti si finisce per diventare come Nicodemo che, pur essendo maestro in Israele, non capiva le parole di Gesù quando diceva che per «vedere il regno di Dio» bisogna «nascere dall’alto», nascere «da acqua e Spirito». Nicodemo non capiva la logica di Dio, che è la logica della grazia, della misericordia, per cui chi diventa piccolo è grande, chi diventa ultimo è primo, chi si riconosce malato viene guarito. Questo significa lasciare veramente il primato al Padre, a Gesù e allo Spirito Santo nella nostra vita. Attenzione: non si tratta di diventare preti “invasati”, quasi che si fosse depositari di un qualche carisma straordinario. No. Preti normali, semplici, miti, equilibrati, ma capaci di lasciarsi costantemente rigenerare dallo Spirito, docili alla sua forza, interiormente liberi – anzitutto da sé stessi – perché mossi dal “vento” dello Spirito che soffia dove vuole.
Unire dove c’è divisione
Papa: La seconda indicazione riguarda il servizio alla comunità: essere preti capaci di “innalzare” nel “deserto” del mondo il segno della salvezza, cioè la Croce di Cristo, come fonte di conversione e di rinnovamento per tutta la comunità e per il mondo stesso…
Questa forza di comunione si è manifestata fin dall’inizio nella comunità di Gerusalemme dove – come attesta il Libro degli Atti – «la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola» ..
Ma questo stile di vita della comunità era anche “contagioso” verso l’esterno: la presenza viva del Signore Risorto produce una forza di attrazione che, attraverso la testimonianza della Chiesa e attraverso le diverse forme di annuncio della Buona Notizia, tende a raggiungere tutti, nessuno escluso. Voi, cari fratelli, ponete al servizio di questo dinamismo anche il vostro specifico ministero di Missionari della Misericordia. In effetti, sia la Chiesa sia il mondo di oggi hanno particolarmente bisogno della Misericordia perché l’unità voluta da Dio in Cristo prevalga sull’azione negativa del maligno che approfitta di tanti mezzi attuali, in sé buoni, ma che, usati male, invece di unire dividono. Noi siamo convinti che «l’unità è superiore al conflitto» (Evangelii gaudium, 228), ma sappiamo anche che senza la Misericordia questo principio non ha la forza di attuarsi nel concreto della vita e della storia.
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Martedì della II settimana di Pasqua – Santa Messa con i Missionari della Misericordia
La fotogallery della puntata
10 Aprile 2018