EROS E CRISTIANITÀ Le domande dei giovani 26/04/2018
Come coniugare eros e cristianità? Il professore di religione Gilberto Borghi, nella sua ultima pubblicazione “Dio, che piacere. Per una nuova intelligenza cristiana dell’eros” ha cercato delle risposte alla confusione dei suoi allievi sul binomio fede e piacere. In studio, ne abbiamo parlato anche con due studentesse, Sofia Russo e Cecilia Pagannone, a partire dalle parole di Papa Francesco nell’Amoris Laetitia sull’amore contemplativo, e poi nell’incontro con i ragazzi a Torino in cui il Papa ha parlato dell’amore genuino e dell’amore casto.
Ed infine, nell’omelia di Santa Marta di questa mattina Papa Francesco ha parlato del comandamento dell’amore come fondamento della Chiesa.
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AMORIS LAETITIA
Fatti per amare
- 129. La gioia di tale amore contemplativo va coltivata. Dal momento che siamo fatti per amare, sappiamo che non esiste gioia maggiore che nel condividere un bene: «Regala e accetta regali, e divertiti» (Sir14,16). Le gioie più intense della vita nascono quando si può procurare la felicità degli altri, in un anticipo del Cielo. Va ricordata la felice scena del film Il pranzo di Babette, dove la generosa cuoca riceve un abbraccio riconoscente e un elogio: «Come delizierai gli angeli!». È dolce e consolante la gioia che deriva dal procurare diletto agli altri, di vederli godere. Tale gioia, effetto dell’amore fraterno, non è quella della vanità di chi guarda sé stesso, ma quella di chi ama e si compiace del bene dell’amato, che si riversa nell’altro e diventa fecondo in lui.
INCONTRO CON I RAGAZZI E I GIOVANI A TORINO 21 giugno 2015
L’amore è casto
L’amore è nelle opere, nel comunicare, ma l’amore è molto rispettoso delle persone, non usa le persone e cioè l’amore è casto…
Tutti noi nella vita siamo passati per momenti in cui questa virtù è molto difficile, ma è proprio la via di un amore genuino, di un amore che sa dare la vita, che non cerca di usare l’altro per il proprio piacere. E’ un amore che considera sacra la vita dell’altra persona: io ti rispetto, io non voglio usarti, io non voglio usarti. Non è facile. Tutti sappiamo le difficoltà per superare questa concezione “facilista” ed edonista dell’amore. Perdonatemi se dico una cosa che voi non vi aspettavate, ma vi chiedo: fate lo sforzo di vivere l’amore castamente.
SANTA MARTA
Amare è servire
Papa: “L’amore senza limiti. Senza questo, la Chiesa non va avanti, la Chiesa non respira” Senza l’amore, non cresce, si trasforma in una istituzione vuota, di apparenze, di gesti senza fecondità. Andare nel suo corpo: Gesù dice come noi dobbiamo amare, fino alla fine…
…La consapevolezza che Lui è più grande di tutti noi, e noi siamo servi, e non possiamo oltrepassare Gesù, non possiamo usare Gesù. Lui è il Signore, non noi. Questo è il testamento del Signore. Si dà da mangiare e bere, e ci dice: amatevi così. Lava i piedi, e ci dice: servitevi così, ma state attenti, un servo mai è più grande di quello che lo invia, del padrone. Sono parole e gesti contundenti: è il fondamento della Chiesa. Se noi andiamo avanti con queste tre cose, non sbaglieremo mai…
… È lasciare che lo sguardo di Gesù entri in me. Sentiremo tante cose: sentiremo amore, sentiremo forse nulla… saremo bloccati lì, sentiremo vergogna. Ma lasciare sempre che lo sguardo di Gesù venga. Lo stesso sguardo con il quale guardava a cena, quella sera, i suoi. Signore tu conosci, tu sai tutto.
26 Aprile 2018