dal lunedì al venerdì ore 17:30

Nell’Omelia di Santa Marta di questa mattina, Papa Francesco ha riflettuto sul significato di “guardare alla croce” nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce, sull’insegnamento del fallimento e della vittoria.

Da queste riflessioni Gennaro Ferrara, insieme al vaticanista Luigi Accattoli, è partito per ricordare la figura di Padre Pino Puglisi e il suo martirio ad un giorno dall’atteso viaggio apostolico del Papa a Piazza Armerina e a Palermo in occasione del 25.mo anniversario della morte del Beato.

Approfondimenti dalla Sicilia con gli inviati: Cristiana Caricato che ha raccolto la testimonianza di Francesco Puglisi, fratello di Padre Pino, e di Nicola Ferrante che ha raccontato l’attesa dell’arrivo del Papa alla Missione di Speranza e Carità di Fra’ Biagio Conte.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

IN EVIDENZA

 

La prima volta di Francesco alla tomba di un martire moderno

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

La novità dei viaggi di Francesco

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

 

SANTA MARTA

Papa: Assunse tutto il peccato nostro, tutto il peccato del mondo. Era uno “straccio”, un condannato. Paolo non aveva paura di far vedere questa sconfitta e anche questo può illuminare un po’ i nostri momenti brutti, i nostri momenti di sconfitta ma anche la croce è un segno di vittoria per noi cristiani…

 

Gesù alzato e Satana distrutto. La croce di Gesù deve essere per noi l’attrazione: guardarla, perché è la forza per continuare avanti. E il serpente antico distrutto ancora abbaia, ancora minaccia ma, come dicevano i padri della Chiesa, è un cane incatenato: non avvicinarti e non ti morderà; ma se tu vai ad accarezzarlo perché il fascino ti porta lì come fosse un cagnolino, preparati, ti distruggerà…

 

La croce ci insegna questo, che nella vita c’è il fallimento e la vittoria. Dobbiamo essere capaci di tollerare le sconfitte, di portarle con pazienza, le sconfitte, anche dei nostri peccati perché Lui ha pagato per noi. Tollerarle in Lui, chiedere perdono in Lui ma mai lasciarci sedurre da questo cane incatenato. Oggi sarà bello se a casa tranquilli prendiamo 5, 10, 15 minuti davanti al crocifisso, o quello che abbiamo a casa o quello del rosario: guardarlo, è il nostro segno di sconfitta, che provoca le persecuzioni, che ci distruggono, è anche il nostro segno di vittoria perché Dio ha vinto lì.

 

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

 

APPROFONDIMENTI

 

Francesco Puglisi

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

Missione di Speranza e Carità

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

 

 

 

ALTRI APPUNTAMENTI

Ai Partecipanti all’Incontro di lavoro sulla crisi in Siria e nei Paesi limitrofi

 

14 Settembre 2018