dal lunedì al venerdì ore 17:30

Ospite: Khadija Tirha, vincitrice del Premio Giovane Volontario Europeo FOCSIV 2017

Nella puntata di oggi, Gennaro Ferrara incontra Khadija Tirha la vincitrice del Premio Giovane Volontario Europeo FOCSIV 2017. Nata in Marocco, dall’età di sei vive a Torino con la sua famiglia e dal 2009 è una cittadina italiana. Da sempre è impegnata nel volontariato sia in Italia che in Europa. Il suo impegno nasce da una scelta dettata dal bisogno di sentirsi cittadina attiva del tessuto sociale della propria città, partecipe al miglioramento del bene comune della comunità stessa. La sua attenzione sin dall’inizio è stata rivolta, sia individualmente che come parte di gruppi organizzati, a progetti volti alla costruzione di una società coesa ed inclusiva, facendosi promotrice di ponti per il dialogo interculturale e religioso.

Insieme a Khadija abbiamo riflettuto sulle parole del Papa pronunciate in occasione di due incontri interreligiosi che si sono svolti durante i viaggi apostolici in Azerbaijan e poi in Bangladesh, che hanno in comune lo spirito di apertura per il bene dell’umanità.

Nel discorso di Baku Papa Francesco parla di fraternità e apertura agli altri come strumenti di arricchimento condiviso, e poi, nel discorso per la pace, tenutosi a Dhaka, prosegue la riflessione sottolineando la forza dell’impegno comune nel rispetto delle “diverse identità religiose e culturali, ma sempre con umiltà e onestà”.

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IN EVIDENZA

 

Khadija Tirha: “Il coraggio di conoscersi”

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Khadija Tirha: “Orgoglio e pregiudizio”

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VIAGGIO APOSTOLICO IN GEORGIA E AZERBAIJAN
INCONTRO INTERRELIGIOSO CON LO SCEICCO DEI MUSULMANI DEL CAUCASO E CON I RAPPRESENTANTI DELLE ALTRE COMUNITÀ RELIGIOSE DEL PAESE Baku – 2.10.2016

 

APRIRSI AGLI ALTRI

Papa: Aprirsi agli altri non impoverisce, ma arricchisce, perché aiuta a essere più umani: a riconoscersi parte attiva di un insieme più grande e a interpretare la vita come un dono per gli altri; a vedere come traguardo non i propri interessi, ma il bene dell’umanità; ad agire senza idealismi e senza interventismi, senza operare dannose interferenze e azioni forzate, bensì sempre nel rispetto delle dinamiche storiche, delle culture e delle tradizioni religiose.

Le religioni sono chiamate a farci capire che il centro dell’uomo è fuori di sé, che siamo protesi verso l’Alto infinito e verso l’altro che ci è prossimo. Lì è chiamata a incamminarsi la vita, verso l’amore più elevato e insieme più concreto: esso non può che stare al culmine di ogni aspirazione autenticamente religiosa…

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PER UN FUTURO DI PACE

Papa: La vera questione del nostro tempo non è come portare avanti i nostri interessi – questa non è la vera questione -, ma quale prospettiva di vita offrire alle generazioni future, come lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto. Dio, e la storia stessa, ci domanderanno se ci siamo spesi oggi per la pace; già ce lo chiedono in modo accorato le giovani generazioni, che sognano un futuro diverso.

Nella notte dei conflitti, che stiamo attraversando, le religioni siano albe di pace, semi di rinascita tra devastazioni di morte, echi di dialogo che risuonano instancabilmente, vie di incontro e di riconciliazione per arrivare anche là, dove i tentativi delle mediazioni ufficiali sembrano non sortire effetti.

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VIAGGIO APOSTOLICO IN MYANMAR E BANGLADESH
INCONTRO INTERRELIGIOSO ED ECUMENICO PER LA PACE
Dhaka – 01.12.2017

Uno spirito di apertura

Papa: Impegnarsi fruttuosamente con l’altro significa condividere le nostre diverse identità religiose e culturali, ma sempre con umiltà, onestà e rispetto.

… Ad ogni passo la nostra visuale diventerà più chiara e riceveremo la forza per perseverare nell’impegno di comprendere e valorizzare gli altri e il loro punto di vista. In questo modo, troveremo la saggezza e la forza necessarie per tendere a tutti la mano dell’amicizia.

L’apertura del cuore è anche un cammino che conduce a ricercare la bontà, la giustizia e la solidarietà. Conduce a cercare il bene del nostro prossimo…

Uno spirito di apertura, accettazione e cooperazione tra i credenti non solo contribuisce a una cultura di armonia e di pace; esso ne è il cuore pulsante. Quanto ha bisogno il mondo di questo cuore che batte con forza, per contrastare il virus della corruzione politica, le ideologie religiose distruttive, la tentazione di chiudere gli occhi di fronte alle necessità dei poveri, dei rifugiati, delle minoranze perseguitate e dei più vulnerabili!

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15 Gennaio 2019