“Impariamo dalla storia”
Antifascista, superstite dell’Olocausto, e senatrice a vita, in studio con Gennaro Ferrara, Liliana Segre.
all’interno della pagina
PUNTATA INTEGRALE
IN EVIDENZA
Liliana Segre: “Parlarne senza odio e senza vendetta”
Liliana Segre: “L’indifferenza è un segnale pericoloso”
IMPARIAMO DALLA STORIA
L’Europa ha bisogno di sé stessa, di essere sé stessa, della propria identità, della propria unità, e superare con questo, con tante cose che la buona politica offre, superare le divisioni e le frontiere. Stiamo vedendo delle frontiere, in Europa: questo non fa bene. Nemmeno frontiere culturali, non fanno bene. È vero che ogni Paese ha la propria cultura e deve custodirla, ma con lo spirito del poliedro: c’è una globalizzazione dove si rispettano le culture di tutti, ma tutti uniti. Ma per favore, l’Europa non si lasci vincere dal pessimismo o dalle ideologie, perché l’Europa, in questo momento, è attaccata non con cannoni o bombe, ma con ideologie: ideologie che non sono europee, che vengono da fuori o nascono in gruppetti europei, ma non sono grandi. Pensate all’Europa, divisa e belligerante, del ’14 e del ’32-’33 fino al ’39, quando è scoppiata la guerra: ma non torniamo a questo, per favore! Impariamo dalla storia. Non cadiamo nella stessa buca. L’altra volta vi ho detto che si dice che l’unico animale che cade due volte nella stessa buca è l’uomo: l’asino mai lo fa!
IMPARIAMO DALLA STORIA
La Chiesa ha sempre esortato all’amore del proprio popolo, della patria, al rispetto del tesoro delle varie espressioni culturali, degli usi e costumi e dei giusti modi di vivere radicati nei popoli. Nello stesso tempo, la Chiesa ha ammonito le persone, i popoli e i governi riguardo alle deviazioni di questo attaccamento quando verte in esclusione e odio altrui, quando diventa nazionalismo conflittuale che alza muri, anzi addirittura razzismo o antisemitismo. La Chiesa osserva con preoccupazione il riemergere, un po’ dovunque nel mondo, di correnti aggressive verso gli stranieri, specie gli immigrati, come pure quel crescente nazionalismo che tralascia il bene comune.
Photogallery
4 Giugno 2019