“Siate misericordiosi”
Hernán Reyes Alcaide, corrispondete per il Vaticano di Télam Agencia Nacional de Noticias, testata giornalistica argentina, è l’ospite di Gennaro Ferrara.
Nato nel quartiere portuale di La Boca (Buenos Aires). Ha pubblicato articoli sui quotidiani come “El Observador”, “L’Osservatore Romano” e sulla rivista di analisi politica “El Estadista”.
Il suo ultimo libro, “America Latina – Conversazioni con Hernán Reyes Alcaide” (Edizioni San Paolo), è la prima intervista di Papa Francesco rilasciata sul suo continente, il libro è basato sull’intervista che Bergoglio gli ha rilasciato. A tal proposito, Reys Alcaide ha commentano “Ho scoperto un personaggio umano al massimo, sempre attento alla mia persona più che al giornalista che aveva di fronte”.
Papa Francesco, “Siate misericordiosi”
non siamo noi che, in base ai nostri criteri, definiamo chi è il prossimo e chi non lo è, ma è la persona in situazione di bisogno che deve poter riconoscere chi è il suo prossimo, cioè «chi ha avuto compassione di lui» (v. 37). Essere capaci di avere compassione: questa è la chiave. Questa è la nostra chiave. Se tu davanti a una persona bisognosa non senti compassione, se il tuo cuore non si commuove, vuol dire che qualcosa non va. Stai attento, stiamo attenti. Non ci lasciamo trascinare dall’insensibilità egoistica. La capacità di compassione è diventata la pietra di paragone del cristiano, anzi dell’insegnamento di Gesù. Gesù stesso è la compassione del Padre verso di noi. Se tu vai per la strada e vedi un senzatetto sdraiato lì e passi senza guardarlo o pensi: “Ma, effetto del vino. È un ubriaco”, domandati non se quell’uomo è ubriaco, domandati se il tuo cuore non si è irrigidito, se il tuo cuore non è diventato ghiaccio. Questa conclusione indica che la misericordia nei confronti di una vita umana in stato di necessità è il vero volto dell’amore. È così che si diventa veri discepoli di Gesù e si manifesta il volto del Padre: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36)
Papa Francesco, “La pietà popolare”
vorrei dire qualcosa sulla pietà popolare, molto diffusa in queste terre. Un Vescovo mi diceva che nella sua diocesi non so quante confraternite ci sono e mi diceva: “Io vado sempre da loro, non li lascio da soli, li accompagno”. È un tesoro che va apprezzato e custodito, perché ha in sé una forza evangelizzatrice (cfr Evangelii gaudium, 122-126), ma sempre il protagonista deve essere lo Spirito Santo.
Sulla pietà popolare abbiate cura, aiutate, siate presenti. Un Vescovo italiano mi ha detto questo: “La pietà popolare è il sistema immunitario della Chiesa”, è il sistema immunitario della Chiesa. Quando la Chiesa incomincia a farsi troppo ideologica, troppo gnostica o troppo pelagiana, la pietà popolare la corregge, la difende.
Papa Francesco, “Custodire il pianeta”
Anche ognuno di noi ha una responsabilità per gli altri e per il futuro del nostro pianeta. In modo simile, l’economia deve servire all’uomo, non sfruttarlo e derubarlo delle sue risorse. Oggi siamo chiamati ad avvalerci delle possibilità che la tecnologia ci mette a disposizione, con un buon utilizzo delle risorse, aiutando in particolare i Paesi più colpiti da povertà e degrado ad imboccare la via del rinnovamento e di uno sviluppo sostenibile e integrale.
Il mio auspicio è che gli uomini e le donne del nostro tempo, riconoscendosi tutti figli e figlie del Padre e Creatore che è nei cieli, contribuiscano sempre di più e sempre più concretamente affinché tutti possano condividere le risorse preziose della terra.
15 Luglio 2019