La Parola: fonte inesauribile
Ospite di Gennaro Ferrara, Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
PUNTATA INTEGRALE
Papa Francesco, Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Sappiamo che la parola del Signore è un aiuto indispensabile per non smarrirci, come ben riconosce il Salmista che, rivolto al Signore, confessa: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). Come potremmo affrontare il nostro pellegrinaggio terreno, con le sue fatiche e le sue prove, senza essere regolarmente nutriti e illuminati dalla Parola di Dio che risuona nella liturgia?
Certo non basta udire con gli orecchi, senza accogliere nel cuore il seme della divina Parola, permettendole di portare frutto. Ricordiamoci della parabola del seminatore e dei diversi risultati a seconda dei diversi tipi di terreno (cfr Mc 4,14-20). L’azione dello Spirito, che rende efficace la risposta, ha bisogno di cuori che si lascino lavorare e coltivare, in modo che quanto ascoltato a Messa passi nella vita quotidiana, secondo l’ammonimento dell’apostolo Giacomo: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi» (Gc 1,22). La Parola di Dio fa un cammino dentro di noi. La ascoltiamo con le orecchie e passa al cuore; non rimane nelle orecchie, deve andare al cuore; e dal cuore passa alle mani, alle opere buone.
Papa Francesco, Aprì loro la mente per comprendere le scritture
«fate questa preghiera di contemplazione». E anche se si hanno tanti impegni, ha suggerito, si può sempre trovare il tempo, magari quindici minuti a casa: «Prendi il Vangelo, un brano piccolo, immagina cosa è successo e parla con Gesù di quello». Così «il tuo sguardo sarà fisso su Gesù, e non tanto sulla telenovela, per esempio; il tuo udito sarà fisso sulle parole di Gesù e non tanto sulle chiacchiere del vicino, della vicina».
Papa Francesco, omelia Santa Marta 30.09.2019 – “Vecchi e bambini il tesoro di un popolo”
Il segno della vita, il segno del rispetto alla vita, dell’amore alla vita, il segno di far crescere la vita e questo è il segno della presenza di Dio nelle nostre comunità e anche il segno della presenza di Dio che fa maturare un popolo, quando ci sono dei vecchi. E’ bello questo: ‘Siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme ognuno con il bastone in mano, per la loro longevità”, è un segnale. E anche tanti bambini, usa un’espressione bella, ‘formicoleranno’. Tanti! L’abbondanza della vecchiaia e della fanciullezza. E’ questo il segnale, quando un popolo cura i vecchi e i bambini, li ha come tesoro, questo è il segnale della presenza di Dio, è la promessa di un futuro.
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