Il diario di Papa Francesco: La vita consacrata, Cittadella dell’inclusione
LUNEDI’ 3 FEBBRAIO – LA VITA CONSACRATA
Il 2 febbraio ricorre, come ogni anno, la festa della Presentazione del Signore e in questo giorno in tutta la Chiesa si celebra la giornata della Vita Consacrata.
Il Santo Padre Francesco ha celebrato la Santa Messa per la XXIV Giornata della Vita Consacrata Sabato 1 febbraio 2020, alle ore 17, nella Basilica Vaticana.
Per approfondire questa tematica, ospiti al Diario: Mons. José Rodríguez Carballo, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; Padre Davide Carbonaro OMD, Parroco della Chiesa di Santa Maria in Portico Campitelli Roma; Sr. Naike Monique Borgo, Orsolina del Sacro Cuore di Maria, della Diocesi di Vicenza.
MARTEDÌ 4 FEBBRAIO – LA PAROLA DI DIO
Martedì 4 febbraio il Diario apre con un approfondimento sulla presentazione della prima “Domenica della Parola di Dio” che è stata celebrata Domenica 26 gennaio per volere del Santo Padre, con la recente Lettera Apostolica, in forma di Motu Proprio, Aperuit illis. Come scrive il Santo Padre: “È bene che non venga mai a mancare nella vita del nostro popolo questo rapporto decisivo con la Parola viva che il Signore non si stanca mai di rivolgere alla sua Sposa, perché possa crescere nell’amore e nella testimonianza di fede.”
Per capire come il Popolo di Dio ha percepito la prima Domenica della Parola di Dio voluta dal Santo Padre, ospiti in studio due sacerdoti della Diocesi di Roma: Padre Davide Carbonaro O.M.D., Parroco di Santa Maria in Portico Campitelli e nuovo accompagnatore spirituale delle Acli della Capitale e Don Antonio Raimondo Fois parroco del Santuario di Santa Maria delle Grazie al Trionfale dal settembre 2015.
MERCOLEDI’ 5 FEBBRAIO – UDIENZA GENERALE
Per riascoltare ed approfondire la Catechesi dall’Udienza Generale del mercoledì e analizzare i passaggi più salienti che il Santo Padre pronuncerà in Piazza San Pietro, incontro in studio con il teologo pugliese Don Lugi Maria Epicoco, classe 1980, sacerdote della Diocesi di L’Aquila. Insegna filosofia alla Pontificia Università Lateranense a Roma e all’ISSR “Fides et Ratio” di L’Aquila di cui è anche preside. Nel suo ministero e nei suoi libri si occupa di formazione e spiritualità cristiana.
Papa Francesco al termine degli auguri di Natale alla Curia romana, lo scorso dicembre, ha donato ai cardinali presenti due libri. Uno conteneva un documento del pontefice redatto in occasione del mese missionario straordinario e il secondo era un volume scritto da don Epicoco pubblicato poche settimane fa da “Città Nuova Editrice” dal titolo “Qualcuno a cui guardare. Per una spiritualità della testimonianza”.
Attraverso dei temi chiave (debolezza, verità, autenticità, relazioni, ferialità e grazia) il testo cerca di indagare quale dovrebbe essere il profilo spirituale di un testimone. La testimonianza è un tema chiave per il cristianesimo perché dice che l’esperienza di fede non ha solo come scopo quello di santificarci ma anche quello di essere segno per gli altri.
In che senso il cristiano è segno? In che senso deve diventare guida? In che senso la sua luce non può restare nascosta?
GIOVEDI’ 6 FEBBRAIO – CITTADELLA DELL’INCLUSIONE
A Quarto in provincia di Napoli esiste la “Cittadella dell’inclusione “perché nella società nessuno resti indietro”.
Il progetto nasce nell’ambito della Fondazione “Centro educativo diocesano Regina Pacis”, un’opera di educazione e di inclusione sociale nata nel 2013 per volere del vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella, in risposta all’emergenza educativa del territorio e al rischio di esclusione sociale di coloro che si trovano ai margini della società e nelle periferie esistenziali.
La Fondazione è guidata da un giovane sacerdote, ospite giovedì 6 febbraio al Diario, don Gennaro Pagano.
La scommessa della Cittadella è credere che diverse fragilità, accompagnate con professionalità e passione, possono divenire l’una per l’altra una risorsa importante per la crescita e l’autonomia di tutti.
VENERDI’ 7 FEBBRAIO – LIBERARSI DALLE FALSE IMMAGINI DI DIO
La settimana del Diario chiude con Don Francesco Cosentino, sacerdote calabrese, docente di Teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana e officiale della Congregazione per il clero. Autore di “Non è quel che credi. Liberarsi dalle false immagini di Dio”, edito dalle Dehoniane.
“A che punto è l’annuncio del Vangelo nella nostra società italiana?”
Si apre con questo scottante interrogativo la prefazione che Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose, consegna al nuovo libro di Cosentino. L’autore s’interroga da tempo sui processi di indifferenza religiosa della società occidentale e sull’urgenza di una nuova evangelizzazione.
Con questo testo, Cosentino offre una lettura fruibile su quello che considera il più grande ostacolo per la vita spirituale nel nostro tempo: le immagini di Dio false, negative, talvolta oppressive, che spesso oscurano il vero volto di Dio e seminano sul terreno del cuore diversi pregiudizi nei confronti della fede e della Chiesa. Cosentino prende per mano chiunque abbia delle difficoltà, ma anche tutti i cristiani che hanno bisogno di verificare e rinnovare la loro fede. Bisogna tornare a Gesù, riscoprire la Parola di Dio, mettere al centro la lettura e la meditazione del Vangelo e così permettere che le nostre immagini di Dio siano trasformate. Una strada di guarigione questa da percorrere. Riconciliarci con Dio, infatti, è la sfida spirituale dei nostri giorni.
31 Gennaio 2020