Nessuno è da scartare ricco e povero che sia
E’ una suora cottolenghina, conosciuta come “suor Banca”, anche se si arrabbia molto per il soprannome, per essere stata Vicepresidente della Fondazione San Paolo e laureata in Sociologia: uno shock per il mondo dell’intellighenzia economica e finanziaria. Suor Giuliana Galli da sempre è attiva nell’assistenza agli ultimi. Oggi ad ottantun anni si occupa dell’assistenza psicologica degli immigrati, assieme con Francesca Vallarino Gancia, nome di buona famiglia, che stupita dall’esperienza del volontariato al Cottolengo ha lasciato ogni privilegio per seguirla e con cui ha fondato la onlus MAMRE, che si occupa del disagio mentale degli stranieri, profughi e immigrati.
Una suora instancabile, che si è mossa in lungo in largo per l’Italia da Ventimiglia a Lampedusa per seguire i nuovi poveri, i migranti, che al potere tradizionale preferisce “essere insieme a chi è povero e umile” ed è per questo si è fatta sorella di S. Giuseppe Cottolengo rinnovando ogni giorno la sua vocazione. Il Cottolengo, che è un’istituzione, a Torino e nel mondo: là dove venivano relegati i diversi, i “mostri”, e dove si trova la carezza e la tenerezza di Dio. “Il mostro è quello che non incontriamo, non vogliamo incontrare e non guardiamo in faccia perché dal momento in cui c’è un volto con un altro inizia la relazione e c’è l’umanizzazione della relazione.”
Suor Giuliana si occupa da sempre dei sofferenti interrogandosi davanti al senso del dolore e a volte, ammette, si arrabbia con Dio chiedendogli conto di dove sia quando accadono certe cose o nascono i bambini “scartati” : “Quando sono arrabbiata penso di voler esserci all’inizio di una nuova Creazione per far qualche domanda e dare qualche consiglio a Dio. Quando si è arrabbiati si è presuntuosi, si vorrebbe che certe cose non fossero mai esistite. Ma la vera domanda è chiedersi non dove sia Dio, ma dove sia l’Uomo al quale è stata affidata la Creazione, sulla quale l’umanità purtroppo si pone a giudice definendo in ogni campo cosa sia vita o meno e cosa si debba scartare.”
Come i bambini del Cottolengo, nessuno e nulla è da scartare, ricco o povero che sia. Per questo suor Giuliana non ha paura di collaborare con banchieri e ricchi dei quali ha imparato il linguaggio per dialogare: “Il denaro non è male di questo male ne vorrei le mani piene e saprei cosa fare in un momento come questo”. Questo perché il denaro è cattivo solo quando non è condiviso, così come il potere: non è un termine di cui vergognarsi, un semplice sostantivo rigido e cattivo ma è “fare, saper far fare, conoscere un fine e volerlo raggiungere, raccogliendo attorno collaboratori”, perché il bene è importante, proprio perché, “il bene è diffusivo”.
Suor Giuliana è ospite di Soul su Tv2000, Domenica 15 gennaio alle ore 12.20 e 20.30.
12 Gennaio 2017