Misericordia per gli imperdonabili, oltre la giustizia?
Una comunità di monaci e monache, tra le montagne, protetta dalla serra d’Ivrea. Enzo Bianchi è il priore, di questo luogo d‘incontro per chi cerca, per chi s’interroga su Dio. Dio. La Sua parola è dura, provocatoria. La sua misericordia uno scandalo: troppo al di là della nostra misura, del nostro giudizio piccino. Eppure, è questo amore scandaloso la chiave della fede cristiana. Abbiamo visitato luoghi scandalosi, in cui il bisogno di misericordia è più evidente. Anche luoghi inaspettati, dove la misericordia non si vive e non pare di poterla ricevere. Come il carcere minorile di Benevento, ad Airola: qui sono in custodia i piccoli boss della camorra dei quartieri bui di Napoli.
Hanno alle spalle solitudine e minacce, ricatti, violenza. Hanno compiuto reati gravi, e non ne sono affatto pentiti. Anzi, dicono che quando usciranno torneranno a rubare, a spacciare, se è il caso ance ad uccidere. Non hanno mai chiesto perdono, e non credono di doversi perdonare. Dopo le immagini che abbiamo filmato, le parole che ci siamo detti, qualche giorno dopo hanno accoltellato due guardie e sfasciato il carcere. La misericordia vale anche per loro?
Abbiamo chiesto ad Enzo Bianchi di parlarci della gratuità, ed è questo il titolo che abbiamo dato a questo nostro dialogo, commentando le immagini dal vivo, televisione dentro la televisione, senza filtri. Perché non è il pentimento che merita il perdono, ma il perdono che è causa del pentimento. I ragazzi del carcere minorile non sappiamo come giocheranno la loro libertà. Bisogna voler loro bene così. La misericordia va oltre la giustizia? In una prospettiva cristiana si parla di Giudizio, di castighi, e sono parole di Gesù nel Vangelo. L’adultera, il pubblicano, il ladro sulla croce sono stati perdonati.
Dunque l’Inferno è vuoto? In chiusura di un Anno Santo che ha avuto questa parola come tema e indirizzo, col rischio di trasformarla in slogan, Bianchi non sfugge alla provocazione di chi, come tutti noi, si sente diverso, si sente più giusto e deputato a giudicare, a sottolineare le differenze di condotta morale, a considerare il merito. Non chiude, non dà tutte le risposte, ma suscita domande, tenendo viva l’inquietudine e la ferita di un amore così scandaloso da rovesciare qualsiasi prospettiva ragionevole.
La quarta e ultima puntata de Lo scandalo della Misericordia, dal titolo La gratuità, realizzata per Tv2000 dalla Road Television, in onda domenica 20 novembre alle 19.10
16 Novembre 2016