Andrea Bianco è un artista non vedente, scultore diventato cieco dopo un incidente stradale che gli ha cambiato la vita repentinamente, racconta la sua vita e il suo percorso insieme a sua moglie Lara Gaspari, che oggi organizza le sue mostre.
Nieves Bisio nasce nel 1956 a Buenos Aires da genitori italiani emigrati in Argentina nel 1948, racconta la sua infanzia da figlia di emigranti e il suo ritorno in Italia a 18 anni per costruire il suo futuro nel Paese d’origine della sua famiglia.
Il giornalista Renato Cantore racconta l’emigrazione italiana verso l’America, concentrandosi sulle storie dei nostri connazionali arrivati a fine Ottocento a East Harlem attraverso il suo ultimo libro “Harlem, Italia. Covello e Marcantonio, due visionari nel ghetto dei migranti”, Editore Rubbettino.
Laura Ottaviani è una delle rarissime cartografe italiane che possano davvero vantare questo titolo ed è la testimone di tre generazioni di cartografi. Il nonno Vincenzo nel 1929 disegnò, per primo, tutte le strade di Roma, che all’epoca erano solo 8000.
Roberto Regnoli è un cercatore di messaggi in bottiglia: da medico in pensione, nel tempo libero passeggia sulle spiagge della sua Termoli raccogliendo bottiglie con preziosi biglietti all’interno; spesso cerca mittenti e destinatari dei messaggi.
Barbara Calzolari, calligrafa di professione, bolognese, da molti anni studia calligrafia, oggi si dedica all’arte della bella scrittura e ad insegnarla nelle scuole e ai curiosi. Nel 2008 per Benedetto XVI ha interamente trascritto l’Enciclica “Deus Caritas Est”.
L’attore Adriano Pantaleo ripercorre la sua carriera: dagli inizi con Paolo Villaggio e Lina Wertmüller, quando interpretava uno dei bambini del film “Io speriamo che me la cavo”, ai lavori tratti dalle opere di Eduardo De Filippo. Dalla sua prima esperienza sul set, a trent’anni di distanza, è nata l’idea del documentario “Noi ce la […]
Ospite Massimo Vanni, stuntman, attore, maestro d’armi e coordinatore di scene d’azione, racconta curiosità di una carriera lunga cinquant’anni, che l’ha visto essere controfigura di star internazionali ed esibirsi su molti set. Per commentare i film e le scene più pericolose interviene Ilaria Feole, critico cinematografico che scrive su “Film tv”.
Ennio Morricone aveva un legame speciale con la Banda musicale della Polizia di Stato. Spiega il perché il direttore della banda, il Maestro Maurizio Billi.
Le immagini della suite di Sorrento dove soggiornava Enrico Caruso e dove Lucio Dalla ha scritto la celebre canzone a lui dedicata.
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