Nacque nel 1873 in un ambiente profondamente credente e ricevette un’educazione profondamente religiosa che presto la indusse a scegliere la vita religiosa presso il carmelo di Lisieux. Qui ella si affida progressivamente a Dio. Su suggerimento della superiora tiene un diario sul quale annota le tappe della sua vita interiore. Nella meditazione della Parola di Dio trovava quello che era necessario alla propria anima. Il 9 giugno 1895, festa della SS. Trinità, nel ringraziamento alla comunione Teresa si offrì vittima di olocausto all’amore misericordioso di Dio e da quel momento scoprì la sua vocazione: «Nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l’amore» disse. E intuì la strada dell’infanzia spirituale per raggiungere la santità: «L’ascensore che deve issarmi fino al cielo», scrisse, «sono le tue braccia, o Gesù! Perciò non ho bisogno di crescere; occorre, al contrario, che io resti piccola, che lo divenga sempre più».

Prima di spegnersi ripeteva: «Voglio trascorrere il mio Cielo a far del bene sulla terra». Morì il 30 settembre 1897. Beatificata nel 1923 e canonizzata nel 1925 da Pio XI che la dichiarò patrona delle missioni, da Giovanni Paolo II, il 19 ottobre 1997, è stata proclamata Dottore della Chiesa.

 

1 Ottobre 2019

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