Padre Giulio Michelini commenta per questa domenica una pagina del Vangelo da comprendere a fondo, a rischio di rimanere turbati: Giovani, il precursore, manda una delegazione per capire se Gesù è davvero il messia! Lui, che l’aveva riconosciuto sobbalzando nel Eno di sua madre. Perchè dubita? Cosa si aspettava, nel buio della latrina del carcere in cui Erode l’aveva rinchiuso, condannato a morte? Ha vissuto un tempo di oscurità. E Gesù non gli risponde sì, lui è il salvatore, ma rilancia elencando de segni. Da questi segni si può riconoscere chi lui sia. E poi chiude con una frase bellissima, e tuttavia non così esplicita: “tra i nati di donna nessuno è più grande di Giovani il Battista, ma il più piccolo nel regno dei Cieli è più grande di lui”. Non parla dell’aldilà: come figlio di questo tempo, con il suo carico di progetti e speranze terrene, Giovanni è il più grande. Ma chi ha compreso l’avvento del Regno, cioè chi ha riconosciuto il Cristo, è più grande di lui.

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14 Dicembre 2019