Martedì in seconda serata

La tv, che nasce come radio più teatro, si è dimenticata delle proprie origini. Soprattutto si è dimenticata del teatro, sparito dai propri palinsesti. È vero, il mondo e i mondi sono cambiati, quello dello spettacolo prima ancora di ogni altro. Dai giornali (ad eccezione di questo e di pochi altri) sono spariti anche i critici teatrali; palchi e platee sono diventate nicchie per pochi. Eppure nessuna forma di rappresentazione ha il fascino del teatro: le luci, il trucco, le quinte, l’occhio di bue…. Insomma, tutti quegli elementi che insieme all’inconfondibile rovesciata, vero e proprio brand, compaiono nella sigla di Retroscena, il programma più longevo di Tv2000, l’unico che ancora sta dentro il teatro (sul palcoscenico, in platea e dietro le quinte) e lo riporta in tv con il linguaggio stesso della televisione.

Un appuntamento settimanale, il martedì in seconda serata (replica il mercoledì) da dieci anni a questa parte saldamente condotto, oltre che scritto, da Michele Sciancalepore, responsabile del settore spettacoli di Tv2000 e, per l’appunto, critico teatrale di “Avvenire“. Sciancalepore ha persino il physique du rôle e la voce impostata. A volte lo si confonde con gli attori che intervista, ma perché lui il teatro lo vive e cerca di farlo vivere ai telespettatori. Per lui «tutto il mondo è palcoscenico». I suoi faccia a faccia non raccontano solo i segreti delle scene, ma anche quelli dell’uomo e dell’artista che ha di fronte. Esemplare di recente il duetto con Michele La Ginestra. Mentre per l’ultima puntata della stagione, l’altro ieri, dopo il Macbettu sardo di Alessandro Serra tratto dal Macbeth di William Shakespeare, Sciancalepore ha rievocato le emozioni di una stagione con Gocce di memoria, precedute dall’immancabile rubrica CheTeatroFa (previsioni meteoteatrali nazionali per l’estate) e le esclusive “creazioni sulla sabbia” della sand artist Gabriella Compagnone.

L’appuntamento, però, non è alla prossima stagione, ma alla prossima settimana con il primo Retroscena memory e soprattutto a martedì 26 giugno quando alle 20,30 al Teatro Argentina di Roma andrà in scena la serata evento, “Viva il teatro“, per festeggiare dal vivo il decennio di Retroscena, perché «il teatro non sopravviva, ma viva» e anche, per dirla ancora con il conduttore, «per non perdersi di vista».

di Andrea Fagioli, fonte Avvenire

7 Giugno 2018