Martedì in seconda serata

Massimo Popolizio e Maria Paiato, in scena con “Un nemico del popolo”, una delle opere più profetiche di Henrik Ibsen, sono i protagonisti di Retroscena Memory il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 24 settembre in seconda serata su TV2000.

“Un nemico del popolo” del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen torna sulle scene con un’applaudita produzione firmata Teatro di Roma e diretta da Massimo Popolizio che ne è protagonista insieme a Maria Paiato. Il testo, datato 1882 ma di stringente attualità e di inalterata forza comunicativa, racconta il rischio che ogni società corre quando chi la guida è corrotto. In scena due fratelli, un medico (Massimo Popolizio) e il sindaco di una cittadina termale (un’inedita Maria Paiato, in un ruolo maschile) con interpretazioni opposte su quelle che sono le regole della democrazia, umiliata da demagogia, interessi e compromessi. “Quando il medico Stockmann sottolinea che la maggioranza della popolazione è imbecille – dice Popolizio a Retroscena – e si chiede perché farsi comandare dalla maggioranza, tra il pubblico in platea scatta sempre l’applauso”. “La verità – aggiunge la Paiato – sarebbe auspicabile ma è scomoda. Come lo è la libertà: entrambe bisogna gestirle con grande sapienza”

Ancora la libertà, e la memoria, protagoniste della seconda parte di Retroscena con il dramma a tre voci “L’eccidio” proposto dal toscano Teatrino dei Fondi. Il 24 agosto del 1944 alcuni reparti dell’esercito nazista massacrarono con metodi da guerra e con artiglieria pesante, 174 civili nel Padule di Fucecchio, la più grande palude interna italiana tra le province di Pistoia e Firenze. Molti di loro erano donne e bambini in fuga dai grandi centri abitati. “A 75 anni dalla strage, abbiamo voluto tramandare la memoria di ciò che è accaduto – dice a Retroscena il regista Enrico Falaschi. Aggiunge Alberto Ierardi, uno dei protagonisti: “Dobbiamo ricordarci che la libertà che abbiamo non è scontata. Bisogna porre l’attenzione su ciò che accade attorno a noi perché improvvisamente la storia volta pagina e ci si ritrova dentro situazioni simili a quelle vissute dai nostri nonni, dalle quali è difficile tornare indietro”

In conclusione, come sempre, la “sand artist” Gabriella Compagnone con la sua appassionante creazione artistica sulla sabbia.

18 Settembre 2019

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