Martedì in seconda serata

Lino Guanciale protagonista della 24ª puntata di Retroscena in onda martedì 27 marzo su Tv2000. Michele Sciancalepore in un’intervista esclusiva incontra il popolare attore che svela i segreti della sua ultima, singolare, complessa e ardita operazione teatrale su “La classe operaia va in paradiso” un film altrettanto insolito, controverso, foriero di polemiche trasversali. Filo conduttore di questo nuovo appuntamento, quindi, il sociale con le sue alienazioni e contraddizioni che portano all’inevitabile perdita di umanità. Caratteristiche che si ritrovano anche in “Stabat Mater” di Antonio Tarantino, spettacolo portato superbamente in scena da Maria Paiato che, alle telecamere di Retroscena, racconta la bellezza e la contemporaneità della sua “madonna fra gli ultimi”.

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Nella lunga e intensa intervista Lino Guanciale rivela la genesi dello spettacolo “La classe operaia va in paradiso”, ispirato al film di Elio Petri del 1971, e di come lo abbia poi proposto al regista Claudio Longhi. «Restai folgorato, più che dalle interpretazioni proverbiali di Volontè, Melato e Randone, dalle pochissime scene di spaccato intimo quotidiano in cui la luce azzurrina sprigionata dal tubo catodico opacizzava e obnubilava gli sguardi dei familiari. Ci ho letto un presagio forte sulla nostra contemporaneità; c’è un potere vaticinatore in quella situazione che evoca e preannuncia la tirannia ipnotica del mezzo televisivo. Se poi alla luce bluastra della tv dell’epoca si sostituisce quella odierna biancastra dei nostri smartphone allora le latitudini non risultano poi così distanti».

Grazie a un originale e illuminante montaggio delle emozioni Retroscena dimostra come sia errato pensare che parole come classe operaia, lotta di classe, coscienza di classe, proletariato non esistano più e che non abbiano più alcun significato e di come si siano, invece, trasformate, mimetizzate, dissimulate e mascherate. Diventa dunque evidente quanto le alienazioni dei lavoratori nelle fabbriche preparassero il terreno alle alienazioni consumistiche di oggi. “Trovo illuminante ed eloquente a tale proposito – sottolinea Longhi – il monito di Edoardo Sanguineti del 2006 quando sosteneva che il 98 per cento dell’umanità vive ancora in condizioni di proletariato o sottoproletariato, solo che non lo sa, non ne ha coscienza”.

Nella seconda parte della puntata, invece, Maria Paiato racconta la sua Maria Croce, protagonista di “Stabat Mater” di Antonio Tarantino e con la regia di Giuseppe Marini. La superba attrice, in questa parabola laica e umanissima, porta in scena una “madonna fra gli ultimi”, lottatrice dal cuore puro. Una donna presa a schiaffi dalla vita che conserva però la sua bellezza perché “la sua bellezza – afferma la Paiato – è nell’amore che ha e nella sua calda umanità”. Assieme al regista Giuseppe Marini, infine, l’attrice svela alle telecamere di Retroscena come abbia addomesticato la sua arte mettendola al servizio di un testo e di una lingua fatta di reiterazioni e ripetizioni.

In conclusione, come sempre, la nostra “sand artist” Gabriella Compagnone con la sua emozionante creazione artistica sulla sabbia, e l’imperdibile appuntamento con la rubrica “CheTeatroFa”, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile meteo.

 

Retroscena – i segreti del teatro, viaggi nelle {cre}azioni. Un programma di Michele Sciancalepore, in onda il martedì in seconda serata dopo il film e in replica il mercoledì dopo il Rosario della notte su TV2000, canale 140 SKY, canale 28 digitale terrestre, canale 18 di tivùsat.

22 Marzo 2018

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