Cancello (CE), Vanna mamma disabile prigioniera in casa
Antonella Ferrara intervista per Siamo Noi Vanna Mocerino, una giovane mamma disabile che non può uscire dalla sua casa a San Felice a Cancello in provincia di Caserta a causa delle barriere architettoniche. Quarantasei gradini, quattro rampe di scale senza ascensore che la separano da una vita indipendente. L’Asl non può fornirle un montascale oppure una sedia-scoiattolo perché sono mezzi che richiedono la presenza di un adulto per essere utilizzati, e Vanna vive sola con suo figlio Lorenzo, 13 anni. Così, è costretta a strisciare lungo le scale per arrivare giù dove c’è un’altra carrozzina che l’attende. Vanna soffre di polineuropatia, una malattia neurodegenerativa che la costringe in carrozzina. “Dovrei comprare un montascale da sola, ma io ho soltanto 700 euro al mese tra pensione e accompagnamento. Abbiamo provato a fare una raccolta fondi, ma abbiamo raccolto soltanto poche migliaia di euro per ora”. Ha chiesto aiuto a tutte le autorità preposte, senza ottenere alcun risultato, adesso sta cercando di far conoscere la sua storia, sostenuta da un’associazione di volontari, molto attivi sul territorio, l’aiuto le arriva da Francesco De Stefano, presidente della “Misericordia” a San Felice a Cancello, associazione che nasce da una costola della parrocchia di Acerra, parrocchia in cui sono cresciuti lui e gli altri giovani che oggi si occupano di diverse problematiche del territorio, sono la voce di una cittadinanza attiva e solidale, si occupano di barriere architettoniche e volontariato, di recente hanno dato vita un gruppo di Protezione Civile.
25 Ottobre 2016