Genova, un matrimonio “senza dimora”
«Un anno fa non avevamo nemmeno una casa, chi ci pensava a sposarsi». Una frase come questa potrebbe pronunciarla chiunque. Detta da una donna che, fino alla primavera scorsa, viveva per strada, però, suona molto più speciale: così, Anna e Angelo, gli ex senzatetto dei Giardini di Plastica, giovedì, convoleranno a nozze. Vale la pena ripercorrere rapidamente la loro storia: cinquant’anni lui, molto più giovane lei; la scorsa primavera, dopo che, da tempo, la coppia viveva nei pressi dei trogoli dei giardini Baltimora, curando i fiori e pulendo i dintorni, Anna e Angelo vengono sgomberati da una (nutrita) squadra di vigili urbani e addetti dell’Amiu. La rete insorge e Roberto Fazzino, disoccupato di Struppa poco più che quarantenne, resta così colpito dalla storia che decide di offrire loro una casetta: una piccola proprietà che non usa, a Davagna, in cambio di qualche miglioria nella dimora. Il vestito da sposa: «In realtà ha scelto un completo semplice, con un dettaglio molto sgargiante», racconta, senza svelare troppo, la giovane che l’ha accompagnata nella scelta. Si tratta di Matilde Profumo, figlia del volontario di Sant’Egidio Maurizio che tanto si è preso a cuore la coppia da organizzare il matrimonio. «Ho incontrato tanti angeli in questi ultimi mesi di vita – racconta ancora Anna – tutti quelli che non avevo incontrato prima. Il più importante è Maurizio che mi farà da testimone». È stato Maurizio Profumo a farsi carico di quasi tutta l’organizzazione delle nozze, a comprare (personalmente) le fedi nuziali, a coinvolgere la figlia che nei giorni scorsi, appunto, ha accompagnato la donna a scegliere il vestito.
10 Novembre 2016