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Con Andrea Postiglione ci troviamo nel cuore dell’Abruzzo, in un pittoresco paesaggio che cinge le pendici dei monti del Parco Velino-Sirente. La chiesa (un tempo abbazia e convento benedettino, sec. XI) – raggiungibile attraverso una stradina che sembra perdersi tra i boschi di querce e castagni – è stata definita dal critico d’arte Vittorio Sgarbi “Il più grande capolavoro del Medioevo, l’unica iconostasi in legno perfettamente conservata”. Grazie al suo isolamento, la chiesa ha miracolosamente resistito anche a numerosi terremoti. La custode si chiama Costanza Di Cristofaro, classe 1928: una vispa e carismatica anziana, custode dall’età di 19 anni, che illustra – con una lucidità da ventenne – la storia, gli aneddoti e le leggende della Chiesa di Santa Maria in Valle. È stata proprio lei a invitare il Papa emerito Benedetto XVI a visitare l’abbazia e nell’agosto 2011 – intorno alle 17, su una Mercedes nera, accompagnato da monsignor Georg e da monsignor Xuereb -, se l’è trovato, incredula, in visita segreta. Le era stato detto che stava per arrivare un prelato, invece si trattava del Papa in persona. Costanza appena vide il Papa si inginocchiò per baciare l’anello, ma Benedetto XVI la aiutò a rialzarsi e la baciò sulle guance. Costanza ha guidato il Pontefice nella visita: dopo quasi due ore – il tempo di una passeggiata, di qualche foto ricordo, i vespri di Santa Chiara e qualche battuta – il ritorno nella residenza di Castel Gandolfo. L’anziana spera ora nella visita di Papa Francesco: “gli ho inviato un libro e l’invito, sono certa che verrà”.

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21 Novembre 2016