Catania: “Oasi della Divina Provvidenza”
Gabriele Camelo racconta la storia di Riccardo Rossi e Barbara Occhipinti. Lui, un giornalista, vive in una casa-famiglia nel catanese e si occupa di comunicazione per la Missione di Fratel Biagio Conte a Palermo. Si incontrano, si innamorano e decidono di fare della loro vita insieme una storia d’amore per tanti. Bastano pochi incontri a Riccardo per capire che è lei la donna giusta. La proposta di matrimonio arriva dopo pochi mesi e la “condizione” è fare della casa-famiglia “Oasi della Divina Provvidenza” (in cui Riccardo già viveva) la loro casa. Riccardo e Barbara vivono insieme a una ventina ospiti, chi con problemi mentali, chi in sedia a rotelle. In casa-famiglia si entra a mani vuote e si vive di provvidenza. Il cibo viene recuperato da mercati, supermercati, viene donato da amici o negozianti. È sempre una sorpresa e Barbara ai fornelli libera la sua fantasia. Riccardo vive in casa-famiglia da 12 anni, una scelta giunta in seguito alla sua conversione ma anche in un momento difficile della sua vita sia familiare sia professionale. “Non si sceglie questa vita in modo avventato, altrimenti non si riuscirebbe a fare tutto quello che serve qui in casa. Abbiamo a che fare con persone disabili, persone che hanno molti problemi, bisogna avere sempre la forza di dare loro un sorriso, una speranza, una parola buona, di dare affetto”. La vita qui trascorre al ritmo della preghiera, in particolare delle “Ave Maria”, il cui conto viene tenuto su un vero e proprio registro. Ospiti e responsabili della casa-famiglia partecipano alla iniziativa “Mille Ave Maria” e si impegnano a pregare il più possibile. Tra l’altro hanno pregato perché Barbara accettasse la proposta di Riccardo, e ha “funzionato”. Per questo “siamo stati definiti il frutto delle mille Ave Maria: sia la scelta di Barbara sia il nostro matrimonio”. Del resto, “non avevamo niente, avevamo deciso di sposarci anche in jeans e scarpe da ginnastica”, e poi è arrivato tutto: chi ha regalato il vestito, chi ha la sala per il ricevimento, chi ha preparato la torta, e chi, come i ragazzi dell’alberghiero, ha servito ai tavoli. È arrivato anche un viaggio a Roma con tanto di benedizione del Papa. Riccardo e Barbara gli hanno portato la loro bomboniera: un rosario. La loro storia ha fatto il giro dei social, creando una partecipazione che li ha aiutati a raccogliere i fondi necessari a finanziare con la loro lista nozze un impianto per allevare lumache. È questo uno dei progetti che darà una opportunità lavorativa a diverse persone disabili ospiti delle case-famiglie dell’“Associazione Insieme”, tra cui quella in cui vivono Riccardo e Barbara.
26 Ottobre 2016