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Lo scorso anno Debora Santoro ha salvato la vita al papà Italo Santoro, vittima d’un arresto cardiaco. Italo si trovava in casa quando ha improvvisamente avvertito un malore e, prima di perdere conoscenza, ha fatto in tempo ad avvisare la moglie Loredana. Ricorda che la testa girava incessantemente, ricorda di aver visto scorrere davanti tutta la sua vita, e di aver visto anche i cari che non c’erano più.
Debora, che ha capito subito la gravità della situazione, è intervenuta come un sanitario provetto grazie al corso che aveva frequentato presso l’istituto alberghiero di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese, dove studiava (ora si è diplomata ed è maggiorenne). Le lezioni di primo soccorso erano state inserite tra le attività extrascolastiche previste dalla dirigente che aveva raccolto le sollecitazioni del professore di educazione fisica, istruttore della “Salvamento Accademy”.
Un’integrazione formativa che ha cambiato il destino nella famiglia Santoro. Quando il papà si è accasciato, Debora, che per caso si trovava in casa, nonostante credesse che fosse morto, non ha perso lucidità, lanciando l’allarme, rassicurandolo che ci avrebbe pensato lei, che non lo avrebbe abbandonato e, nel frattempo, effettuando il massaggio cardiaco intervallato dalla respirazione bocca a bocca.
Manovre salvavita eseguite alla perfezione poiché, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, Italo si è ripreso. Medici e infermieri hanno appurato la validità e tempestività dell’intervento di Debora. Italo aveva incentivato la figlia ad iscriversi al corso per le manovre BLSD (Basic Life Support – Defibrillation). Quando è arrivato il patentino a casa, che certificava le competenze apprese da Debora, le ha detto scherzando di fargli vedere come si rianimavano le persone, per cui avrebbe fatto finta di sentirsi male: Debora si è rifiutata ma, dopo neanche una settimana, il destino l’ha costretta a praticarle davvero sul papà.

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6 Giugno 2016