Roma, Associazione Oasis: racconto di un manicomio
Pina: nata a Roma, del ’46, età 70. Arrivata ad Oasis il 3 ottobre 2013. La madre di Pina ha avuto 6 figli da diversi uomini, questi figli vivevano una vita di inferno, la sorella di Pina passava da un istituto all’altro, ricevevano botte, dormivano a terra. Pina era la più irrequieta, soffriva molto questa situazione di abbandono e degrado, e veniva picchiata. Finché, all’età di 5 anni, non è stata portata al Santa Maria della Pietà per disturbo del comportamento. È uscita da lì con la legge Basaglia “Basaglia mi ha liberato” ed è stata trasferita in alcune strutture protette. Ricorda di aver subito elettroshock, contenzione meccanica e chimica, la contenzione durava per circa tre giorni, notte e giorno. Ha subito anche il “bendaggio”: incappucciate con lenzuola che venivano strette intorno al collo. Ricorda tutto perfettamente: “ci facevano punture, eravamo intontite, ci mettevano la padella per i bisogni fisiologici”.
La sua passione: tutte le settimane prende l’autobus da sola e va a casa della sorella a stirare e fare le pulizie.
Rossana: età 73. Arrivata ad Oasis il 3 ottobre 2013. Diagnosi schizofrenia di tipo schizo affettivo. Nel ’66 è entrata, portata dal marito, al Santa Maria della Pietà, aveva 24 anni. Rimasta lì per 20 anni. È uscita da lì con la legge Basaglia, è stata poi trasferita prima in una struttura provvisoria, poi in un centro collegato al dipartimento salute mentale di Viale Germanico e lì ci è rimasta 17 anni. Rispetto a Pina, quella di Rossana è un’esperienza leggermente più leggera. Lei ha un carattere positivo, dice che qualcosa ha rimosso. Ha subito elettroshock, contenzione [per tre giorni consecutivi] e “bendaggio”, “ricordo che mi legavano ma non ricordo il resto”. La sua passione: lavora ai ferri, ricamo, uncinetto.
Pina e Rossana non si separano mai, si sono conosciute al Santa Maria e vivono nella stessa stanza. Ricordano entrambe le grandi camerate con 10 letti, condizioni igieniche scadenti; gli infermieri in linea di massima li trovavano gentili. Sandro: un signore di 78 anni, lucido autonomo, ha visto praticare la contenzione a Rossana, ma non l’ha subita. Con Rossana si conoscono da 30 anni. Sandro non ha parenti, arrivato ad Oasis nel settembre 2013. Diagnosi schizofrenia residuale e disturbo personalità ossessivo compulsivo.
1 Febbraio 2016