Telefonate, scontri a fuoco e tregue già saltate: a Gaza e in Ucraina una carneficina che non vuole cessare
I roboanti annunci fatti in campagna elettorale dal presidente Donald Trump sulla possibilità di mettere fine in tempi brevi alle guerre in Ucraina e a Gaza si scontrano con la dura realtà, rendendo più arduo del previsto l’obiettivo dell’inquilino della Casa Bianca. Trump insiste sul fatto che un accordo di pace con Russia e Ucraina arriverà presto e la Casa Bianca ha commentato positivamente la telefonata con Putin. Il risultato principale è stato che i russi hanno accettato di interrompere gli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine, mentre non c’è alcun impedimento al fatto che continuino a colpire altri obiettivi civili e lungo il fronte. Nel frattempo sono ripresi i bombardamenti su Gaza causando quasi mille morti in sole 48 ore, di cui almeno 130 bambini. Gli attacchi, effettuati anche con elicotteri da combattimento, sono stati condotti vicino Khan Younis, ad al-Bureij e nell’area di al-Tuffah, a est di Gaza City. Secondo fonti dell’aeronautica militare israeliana le operazioni sono state avviate per prevenire attacchi missilistici contro Israele. In collegamento da Gerusalemme, la corrispondente Alessandra Buzzetti.
Siamo Noi, programma pomeridiano di Tv2000 in diretta alle 15.15, ne parla con: Cecilia Scaldaferri, giornalista Agi; Tiziana Ferrario, giornalista.
24 Marzo 2025