domenica ore 21.10

Paolo Mieli, giornalista e storico, è l’ospite della prossima puntata di Soul, il programma di Tv2000 condotto da Monica Mondo. Una intervista di trenta minuti nel corso della quale uno dei protagonisti del giornalismo e della cultura in Italia parla di Israele e di Hamas, della guerra in Ucraina, di Putin, della sinistra e della missione del card. Zuppi.

Potete rivedere l’intervista su Play2000

Conflitto in Medio Oriente – “Ci sono delle responsabilità nettissime, imperdonabili di Israele, però tutto questo senza quell’attentato del 7 ottobre…” dice Mieli, riferendosi all’attacco di Hamas. Quanto alla reazione degli israeliani, aggiunge: “Se lei fa un attentato violentissimo, il primo pogrom dopo la Seconda guerra mondiale, e poi mette tutte le sue basi nelle scuole, negli ospedali, ditemi voi l’altro modo per eliminare quelle persone”.
All’obiezione della conduttrice che forse sarebbe servita “una presenza un po’ più autorevole degli Stati Uniti, dell’Europa”, Mieli replica: “Senta, mi scusi, non voglio rispondere scortesemente, ma sono parole. Che altro modo c’era di sconfiggere Hamas o comunque di punire quelli che avevano fatto il 7 ottobre, un modo diverso…”.

Putin e i dittatori – Per Mieli “Putin è, nel rapporto potere, esercizio del potere, il peggior dittatore che esista nel mondo moderno. Io non voglio fare paragoni con i dittatori del passato, ovviamente Xi Jinping è più dittatore di lui, ha più popolo sotto di lui, però Putin è la sintesi perfetta di quei dittatori che abbiamo conosciuto nel Novecento, che ci eravamo illusi di aver sconfitto per sempre. Per iattanza, per capacità di uccidere…vede, quello cinese o altri mondi del terzo mondo sono mondi dittatoriali, mi danno l’impressione di essere spietati, ma non di provarci quasi gusto, ecco”.

La sinistra – “È sempre la stessa storia, agli intellettuali di sinistra – cioè se tu sei con i buoni – viene perdonato tutto” dice Mieli. E quando la conduttrice interloquisce che la sinistra “ha il privilegio della moralità oltre che dell’intelligenza”, commenta:
“E infatti è l’unica cosa che non mi piace della sinistra. Che scegliere la sinistra significa anche scegliere un mondo dell’impunità e quindi uno, se si sente di sinistra, si trova insieme ad un sacco di persone impuni a cui non si chiede nulla”.

La missione del card. Zuppi in Ucraina – Dichiara Mieli: “Il cardinale Zuppi è l’unico che ha fatto qualcosa. Con tanti chiacchieroni, lui è andato lì e ha riportato dei bambini. Non so il numero, perché loro giustamente lo tengono riservato essendo una questione molto delicata. Io arrivato alla mia età odio i chiacchieroni, odio gli sbruffoni e mi piacciono le persone che silenziosamente, facendosi anche magari prendere in giro da qualcuno che è in vena di fare lo spiritoso, fanno qualcosa”.
Aiuti in soldi, cibo, assistenza: “Lo hanno fatto un po’ tutti”, dice Mieli. Zuppi, invece, “ha fatto una cosa più delicata, è andato lì a mettersi in mezzo sul rapimento di bambini che i russi facevano propri anche per una forma di motivi ideologici. Ne ha strappati alcuni e li ha riportati indietro. La missione del cardinale Zuppi è stata forse la missione più delicata di tutto il conflitto: prendere dei bambini che loro volevano trasformare in russi, una cosa mostruosa, e riuscire a riportarli indietro. Io questa cosa me la ricorderò sempre e conserverò un senso di colpa per essermene fatto beffe all’inizio”.

14 Ottobre 2024