domenica ore 21.05

26 anni, 5 volte il giro del mondo, è chiamato l’ambasciatore del Sorriso: Andrea Caschetto, 30 anni con la faccia da ragazzino e lo spirito di un folletto, lo porta a tutti, ma lo ha ricevuto da molti bambini: in giro con uno zaino pieno di palloncini da gonfiare e un naso da clown, va in giro per gli orfanotrofi di tutto il mondo, per scelta, per amore, per diletto, per aiutare. La sua è la storia di un ragazzo che poteva finire nella disperazione o nella chiusura pur comprensibile in un dramma personale, ma che lo ha portato ad essere invece un eroe davanti alle avversità della vita.
Dopo un tumore all’emisfero destro del cervello non si è dato per vinto anche se era diventato “un ragazzo con una pessima memoria” e il suo nickname era diventato “Memoria 0”. Impara 4 lingue, si è laureato e ha conseguito un master, e tutto grazie ai bambini orfani che ha conosciuto. Da loro ha scoperto che tramite le emozioni e le immagini poteva ricordare tutto ed oggi trasforma ogni cosa che vuole imparare in una storia personale che gli rimane impressa. Voleva fare Giurisprudenza per aiutare la sua terra siciliana a vincere la mafia, ma oggi aiuta i bambini di tutto il mondo a sorridere, nonostante tutto: “Qual è la differenza tra il sorriso dei bambini e quella degli adulti? La durata.”
È arrivato fino all’Onu con un discorso che ha commosso diplomatici di ogni nazione, anche se in un inglese semplice, maccheronico, che ha fatto trapelare come una sfida la sua storia bella da globetrotter tra gli orfanotrofi, tra la miseria e l’abbandono dell’infanzia del mondo. Gli orfanotrofi non fanno sorridere, sono spesso squallidi, poveri, sfruttati da alcune ONG per raccogliere fondi e gestiti in modo da suscitare la pietà dei donatori, e ricevere soldi che difficilmente vengono impiegati per i piccoli ospiti. Andrea è un ragazzo che parla chiaro, non ha nulla da perdere, e le sue denunce non essendo spinte dall’ideologia o da doppi interessi fanno un effetto maggiore.
Dove nasce l’arcobaleno, è libro edito dalla Giunti che racconta la sua storia che si allarga a fare del bene, sostenendo coi proventi delle vendite l’Associazione Africa Milele, una onlus “trasparente”, che desidera intanto costruire una ludoteca, perché “è un progetto fattibile a livello economico”. Vuole le cose chiare Andrea, piccole e semplici, senza grosse multinazionali alle spalle e senza spinte che schiaccerebbero la naturalezza e la vera bellezza delle cose: “La bellezza è lo spirito di una persona, e io spero sempre di innamorami di una bellezza di questo tipo.”

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13 Febbraio 2017