Stefano Luca, frate cappuccino
Stefano Luca, un frate cappuccino lombardo, che a soli 35 anni è dottore in lingue arabe e teologia coranica, docente di islamistica al Laurentianum di Venezia, consultore della CEI per i rapporti con i musulmani…e dire che da ancor più giovane voleva fare, faceva l’attore, diplomato all’Accademia Filodrammatici di Milano. Poi una chiamata ineludibile, il teatro sociale per star vicino a situazioni di disagio giovanile, in Italia e in missione, in Africa. Il saggio che ha appena firmato per Edizioni Terra Santa ha un titolo duro, implacabile: I cuccioli dell’Isis. Un testo rigoroso, scientifico, che propone la storia del fondamentalismo islamico dalle sue origini, ben lontane nel tempo, ed è sostegno all’intervento dei cappuccini per il recupero di bambini associati con la forza a gruppi armati. Con l’indottrinamento, con la convinzione, più che con la forza: per questo non sono bambini soldato, ma bambini estremisti, cuccioli dell’Isis, e per questo è più difficile liberarli. E per questo è più difficile capire, al di là di miopi letture ideologiche, che cosa rischia l’Islam e cosa rischia l’Occidente.
17 Gennaio 2021