Migranti, vescovo Bolzano: “Austria ? Senza dialogo e accoglienza fallisce l’Europa”
“Tutti siamo chiamati al dialogo, solo insieme si trovano le risposte. Dobbiamo cercare di trovare una soluzione che unisca, tutto il resto sarebbe un fallimento anche della grande idea e tradizione europea”. Lo ha detto il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, intervistato da Leonardo Possati, commentando la volontà dell’Austria di voler alzare una barriera al Brennero e impedire il passaggio a migliaia di profughi.
Papa Francesco ieri, al termine dell’udienza generale, ha voluto salutare personalmente il vescovo di Bolzano: “Il Pontefice ha espresso la sua solidarietà e ha ripetuto quanto detto durante l’udienza, parlando del buon samaritano. La domanda di questa parabola è chi è il tuo prossimo. Noi non possiamo fare una distinzione fra il vicino e il lontano, fra il profugo e noi. Il prossimo è colui che ha bisogno del mio conforto, della vicinanza e del mio aiuto. Abbiamo parlato anche della nostra situazione, del confine del Brennero che è un luogo simbolico e fondamentale della nostra storia. Il Papa mi ha subito riconosciuto e il suo primo aggancio con la nostra Diocesi è stato proprio il Brennero”.
“Noi tutti – ha aggiunto il vescovo di Bolzano – siamo chiamati a trovare una soluzione che unisca e non divida. Il Brennero è un simbolo europeo fa parte del nostro territorio e noi siamo chiamati ad aprire e mai a chiudere. Certamente ci sono delle sfide da affrontare che coinvolgono tutti noi ma con la chiusura non si risolvono i problemi. Per questo è importante aprire il cuore e le frontiere”.
“Dobbiamo reagire come cristiani – ha concluso il vescovo – che tentano sempre la via del dialogo. Un cristiano non può fare una distinzione tra noi e i profughi, tra la nostra gente e chi bussa alle nostre porte. Il cristiano vede nell’uomo concreto il prossimo. Non si tratta di numeri ma uomini, donne e bambini che bussano concretamente alle porte della nostra Regione e dell’Europa”.
28 Aprile 2016